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Carta docente 2025/26, forse non sarà decurtata: Valditara annuncia il mantenimento delle risorse complessive più modifiche per potenziarne le finalità

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La carta del docente 2026/27 potrebbe rimanere in vita con lo stesso importo, 500 euro, con cui è nata ed è stata corrisposta negli ultimi dieci anni. Di questa possibilità ha parlato, sabato 4 ottobre, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo alla Leopolda 13 in corso a Firenze.

A colloquio con Matteo Renzi, leader di Italia Viva e premier nel 2015, quando fu approvata la riforma della scuola, la Legge 107, che tra le altre cose introdusse l’obbligo della formazione con annessa card annuale di aggiornamento sovvenzionata dallo Stato, il numero uno del Mim ha assicurato che “non saranno diminuite le risorse complessive per finanziare la carta del docente”.

“Anzi – ha sottolineato Valditara riferendosi ancora alle nuove modalità di stanziamento della carta del docente – stiamo studiando come recuperarne di ulteriori per potenziare il finanziamento di alcune finalità della carta docente”.

Sui tempi di assegnazione della nuova carta del docente, Valditara non si è sbilanciato. Tuttavia ha annunciato che per conoscere quali scelte hanno fatto il Governo e i ministeri coinvolti, Mim e Mef, bisognerà attendere almeno un’altra settimana.

Come abbiamo avuto già modo di scrivere, il 3 giugno scorso, con voto di fiducia, la Camera ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto n. 45/2025: tra le modifiche principali introdotte durante l’iter parlamentare c’è l’articolo 6-bis, che interviene sulla Carta del docente alla luce delle sentenze che negli anni hanno riconosciuto il diritto al bonus anche ai docenti a tempo determinato, purché con incarico fino al 31 agosto. Quindi, c’è stata anche un’importante apertura per i supplenti con contratto in scadenza 30 giugno.

Si tratta, in pratica, di oltre 200mila precari che da quest’anno avranno diretto accesso alla carta del docente: quindi, assicurare il mantenimento dell’importo complessivo (oggi pari a meno di 400 milioni di euro annui) comporterebbe una sicura riduzione; se, invece, alla fine dovessero arrivare i fondi aggiuntivi citati da Valditara, allora l’importo dei 500 euro potrebbe essere confermato.   

Ricordiamo che l’anno scorso il bonus di 500 euro della carta del docente è stato reso disponibile per gli insegnanti a metà ottobre, per la precisione il 14, dopo un lungo mese di attesa: negli anni precedenti, per quasi un decennio è stato infatti attivato a settembre.

Giunti a questo punto, per avere certezze sulla rinnovata carta del docente, resta solo da attendere il decreto ad hoc svela-tutto.