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Cena di classe, maturandi “invitano” ChatGpt: “Colui che c’è sempre stato per tutti noi”

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Il video sta diventando virale, soprattutto dopo la pubblicazione nel portale della Gen Z Webboh: alcuni studenti maturandi hanno fatto qualcosa di insolito durante la loro cena di classe alla fine dell’anno scolastico. I ragazzi hanno “invitato ChatGpt”.

Nel video postato su TikTok si vede una ragazza che ad un certo punto della serata posiziona un cartonato con attaccato il simbolo di ChatGpt su una sedia del locale. La descrizione del video? “Colui che c’è sempre stato per tutti noi”.

Insomma, sembra che questi studenti siano stati aiutati molto dall’IA durante l’anno. Ormai ChatGpt è così “ben inserito” nelle classi italiane tanto da pensare, ovviamente per goliardia, a farlo essere presente anche alla cena?

Maturità “made in IA”

Quest’anno, d’altronde, la maturità sarà targata IA. Secondo una recente ricerca di Skuola.net, solo 1 studente su 10 non ha mai e poi mai usato quest’anno un aiutino artificiale. E non mancano coloro – circa 1 su 3 – che sono pronti a proseguire anche durante le prove d’esame con tutte le possibili conseguenze del caso.

Secondo l’indagine condotta su un campione di 1.000 maturandi prossimi all’esame di Stato il 35% di loro ha ricorso spesso e volentieri all’IA da settembre ad oggi. A cui si aggiunge un ulteriore 34% che l’ha utilizzata più saltuariamente e un 19% che lo ha fatto solamente in casi sporadici.

Gli usi più frequenti durante il periodo delle lezioni? Per fortuna, per lo più leciti. In cima ci sono, infatti: svolgere ricerche scolastiche approfondite e ricevere idee o spunti per portare a termine compiti o progetti scolastici oppure chiedere al chatbot di agire come tutor per prepararsi all’interrogazione.

Non è mancato, però, chi ha chiesto l’aiutino per svolgere temi o altri elaborati ed esercizi, traduzioni e scrittura di codice compresi, assegnati per casa oppure per ottimizzare e verificare testi prodotti dallo studente.

Per non parlare di chi ha confessato di averne fatto un uso “illecito”: quasi la metà degli intervistati ha rivelato di essersi servita almeno una volta dell’IA per superare compiti e verifiche in classe, con circa 1 studente su 5 che vi ha fatto ricorso in modo assiduo, peraltro senza mai essere scoperto.

Cosa succede se si usa ChatGpt alla maturità?

Nonostante l’uso dell’IA sia severamente vietato e comporti l’esclusione seduta stante dalla Maturità più di 1 maturando su 3 sta già escogitando una possibile strategia per riuscirci: il 23% è praticamente sicuro di consultare l’assistente virtuale durante l’esame, mentre il 12% lo considera come l’ultima spiaggia prima del naufragio, qualora si trovasse con le spalle al muro.

Un’ipotesi, quest’ultima, che alletta sempre di più gli studenti, anche per via del fatto che molti di loro ritengono che chi dovrebbe vigilare non sempre abbia gli strumenti necessari per farlo: oltre il 20% degli studenti pensa che i docenti non riuscirebbero a riconoscere un tema scritto da un’IA, contro solo il 32% che teme che il rischio di essere scoperti sia molto elevato. Tutti gli altri sono abbastanza incerti e quindi pensano di potersela giocare.

Ma torniamo agli usi leciti e consentiti. Nel ripasso pre-maturità, il 42% dei candidati userà sicuramente qualche servizio di Intelligenza Artificiale e il 39% è possibilista in caso di necessità. Solo il 19% afferma di poterne fare a meno in questa fase dell’anno.

Più nel dettaglio, quasi la metà (il 47%) sfrutta le IA per ripassare il programma in vista del colloquio orale, con il 33% che vi ricorre soprattutto per generare contenuti utili ad affrontare i diversi step dell’interrogazione: dal materiale da inserire nella relazione PCTO, agli esempi di collegamenti tra le varie discipline, per non farsi trovare impreparati una volta al cospetto della commissione d’esame.

Il 14%, invece, sta interrogando i chatbot di IA generativa per avere più esempi possibili di temi e autori che potrebbero fare capolino nella prima prova di italiano. Mentre appena il 6% si sta servendo di questi strumenti nella preparazione della seconda prova.