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Certificati medici sportivi: facciamo il punto

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Con decreto 8 agosto 2014 sono state approvate le linee guida in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica. Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 18/10/2014, fa chiarezza sulla definizione di attività sportiva non agonistica e dunque su chi deve fare i certificati, quali sono i medici certificatori, la periodicità dei controlli e la validità del certificato, gli esami clinici necessari. 

Innanzitutto cosa si intende per attività sportiva non agonistica?

Si definiscono attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti:

a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione;

b) coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle

Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva

riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti;

c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.

Questi soggetti sono obbligati a farsi rilasciare apposito certificato da un medico certificatore, vale a dire medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o medici specialisti in medicina dello sport ovvero medici della Federazione medico sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano.

Il controllo deve essere effettuato con cadenza annuale e sempre annuale è la validità del certificato.

 

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La novità principale riguarda una serie di esami che è necessario effettuare al momento del rilascio del certificato. Infatti, oltre all’anamnesi, sono necessari l’esame obiettivo con misurazione della pressione e un elettrocardiogramma a riposo, effettuato almeno una volta nella vita. Per chi ha superato i 60 anni di età associati ad alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. Anche per coloro che, a prescindere dall’età, hanno patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. Ovviamente, il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista.

Come chiarito dal Ministero della Salute con proprio comunicato, le linee guida non si applicano all’attività ludica e amatoriale, per le quali il certificato resta facoltativo e non obbligatorio, come stabilito dal Decreto legge 69 del 2013 e confermato da una nota interpretativa del Ministero.