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CESP istruzione in Carcere, dal 21 al 23 maggio al Salone Internazionale del Libro

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Nei dieci anni dalla fondazione del CESP – Rete delle scuole ristrette, le iniziative e gli eventi più importanti che si svolgeranno nel 2022 (partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino – con il seminario Carcere: il potere della cultura- e al Festival dei Due Mondi di Spoleto con la mostra Je est un autre, lo spettacolo della Compagnia #SIneNOmine e il seminario Io è un altro) hanno ricevuto il patrocinio del Garante Nazionale delle persone private della libertà personale che, nella lettera a noi inviata, afferma: “esprimo il mio apprezzamento per entrambe le iniziative, per il loro valore educativo e culturale”. Lo stesso apprezzamento è stato espresso dal Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, nella lettera a noi inviata “Desidero esprimere il mio più vivo apprezzamento per l’alto valore sociale dell’iniziativa considerata l’importanza dell’istruzione e della cultura in carcere”.

Nei due appuntamenti i docenti della Rete si troveranno insieme per fare il punto sullo stato dei percorsi di istruzione in carcere, dall’Alfabetizzazione all’Università, nei dieci anni dalla fondazione della Rete e del DPR 263/2012, istitutivo della nuova istruzione degli adulti.

La Rete sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino con più appuntamenti, il 21 e il 22 maggio, nel seminario Carcere: il potere della cultura, i docenti si confronteranno con il Garante nazionale, i Garanti territoriali, i rappresentanti istituzionali delle due amministrazioni e a conclusione delle prime due giornate, domenica 22 maggio, dalle 16.00 alle 17.00, si svolgerà lo spettacolo della Compagnia #SIneNOmine Leisure (palco Live, padiglione Oval-Area Esterna) un’anteprima dello spettacolo Tempo Libero in programma al 65° festival dei 2 mondi di Spoleto a luglio 2022, frutto del laboratorio teatrale della compagnia #SIneNOmine diretta da Giorgio Flamini.

Il 23 maggio ci saranno due momenti di incontro: il primo si svolgerà nell’Arena Bookstock, Padiglione 2, con Adotta uno scrittore, nel quale i docenti che hanno partecipato al progetto declinato in ambito penitenziario, Adotta uno scrittore in carcere, riporteranno l’esperienza svolta negli istituti penitenziari di riferimento. In questa sezione saranno presenti, per la rete, il Piemonte: Torino, Casa circondariale Lorusso Cotugno, scrittore “adottato” Franco Baresi; Saluzzo, Casa di reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo, scrittore adottato Jonathan Bazzi; Alessandria, Istituto penitenziario Cantiello e Gaeta, Casa di reclusione San Michele di Alessandria, scrittore adottato Tiziano Scarpa; la Calabria: Reggio Calabria, Istituti penitenziari “G. Panzera” di Reggio Calabria-plesso Arghillà, scrittore adottato, Daniele Mencarelli; la Campania: Salerno, Casa circondariale di Salerno “A. Caputo”, scrittore adottato Giampaolo Simi; la Sicilia: Palermo, Casa di reclusione Ucciardone, scrittore adottato Lelio Bonaccorso.

Il secondo, incontro, Educare alla lettura in carcere, si svolgerà nella Sala blu del Lingotto e verranno presentati ai colleghi presenti, i risultati del monitoraggio sulle Biblioteche della Rete (e le prospettive che potrebbero aprirsi per tutte le biblioteche “ristrette”), a partire dal progetto Biblioteche innovative in carcere attualmente in corso nella Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, a Roma, che fonda la sua attività sull’uso della Biblioteca quale luogo inclusivo e trasformativo. Grazie al sostegno di Cassa delle Ammende e alla disponibilità del PRAP Lazio-Abruzzo-Molise, della Direzione e dell’Area educativa della Casa Circondariale, il progetto pilota che si svolge a Rebibbia ha consentito di impiegare cinque detenuti come “operatori di biblioteca”, formati nel corso CESP, in coordinamento con l’Università Roma Tre (direttore scientifico del corso la dottoressa Luisa Marquardt, della Cattedra di Bibliografia e Biblioteconomia), a  dimostrazione di quali possono essere i positivi risultati di una corretta interazione istituzionale che diventa esempio di ottima prassi.

Anna Grazia Stammati presidente CESP

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