Home Attualità Chiusura scuole: cosa succede negli altri Paesi europei

Chiusura scuole: cosa succede negli altri Paesi europei

CONDIVIDI

La Francia ha annunciato un secondo lockdown nazionale e la Germania si sta muovendo nella stessa direzione, per cercare di fermare la nuova potente ondata di contagi, anche in altri paesi europei, come il Belgio e la Repubblica Ceca, ci si stanno orientando verso misure restrittive, anche in vista della stagione invernale.


In Europa

Belgio: dal 2 novembre chiusi tutti i negozi non essenziali e alcune altre attività, le scuole rimarranno chiuse fino al 15 novembre.  Per i licei le attività saranno svolte a distanza. Il coprifuoco dalle 22 alle 6 a Bruxelles e in Vallonia. Sono vietate inoltre tutte le competizioni sportive. Rimangono autorizzati solo i corsi per bambini sotto i 12 anni. Vietate anche le gite scolastiche. 

Francia: il secondo lockdown in Francia non coinvolgerà le scuole che, come ha annunciato il Presidente Emmanuel Macron, restano aperte, asili, medie inferiori e superiori, primarie, tutte con protocolli rinforzati; l’università adotterà la didattica a distanza. La misura restrittiva andrà avanti fino al 1° dicembre.

Germania: Entro poche settimane raggiungeremo i limiti del nostro sistema sanitario, ha detto in una conferenza la cancelliera Merkel, dopo aver concordato con i 16 governatori tedeschi le misure a livello nazionale.  I negozi e le scuole rimarranno aperti. Il lockdown parziale entrerà in vigore lunedì 2 novembre e durerà fino alla fine del mese.

Grecia: il governo di Atene ha deciso di imporre a partire da venerdì 30 ottobre lockdown localizzati nella città di Salonicco e ad altre due regioni di Larissa e Rodopi. Negozi e le scuole per il momento rimarranno aperti. “

Irlanda del Nord: chiuse le scuole per almeno tre settimane, prolungando le tradizionali vacanze autunnali fino alla seconda settimana di novembre.

Paesi Bassi: da metà ottobre chiusi bar, ristoranti e coffee shop. Le scuole continueranno a essere aperte, ma il governo ha chiesto a chi ne ha la possibilità di lavorare da casa e di utilizzare i mezzi pubblici solo per i viaggi essenziali.

Regno Unito: il premier Boris Johnson ha annunciato lo scorso 31 ottobre un nuovo lockdown di quattro settimane in Inghilterra, a partire dal 5 novembre fino al 2 dicembre. Solo le scuole e le università potranno rimanere aperte

Repubblica Ceca: scuole chiuse fino al 20 novembre, con l’eccezione di quelle per l’infanzia. Rimarranno chiusi anche i i dormitori universitari e le lezioni per tutte le classi scolastiche si svolgeranno da remoto.

Spagna: è stato decretato da inizio ottobre lo “stato d’allarme” che secondo la Costituzione spagnola permette a governo centrale e regionale di limitare alcune libertà e che potrà essere in vigore per oltre sei mesi. Nel caso specifico ad essere coinvolte nelle restrizioni sono la capitale Madrid e altre nove città.. Le restrizioni scolastiche sono decise a livello regionale.

Svezia: partire dal 29 ottobre si raccomanda di non visitare ambienti al chiuso come negozi, centri commerciali, musei, biblioteche, piscine e palestre. Non si può partecipare a riunioni, concerti, spettacoli, allenamenti sportivi, partite e competizioni, esclusi gli allenamenti sportivi per bambini e giovani nati dopo 2005.