
Ci sono le palestre che aiutano il corpo a mantenersi in forma per rintuzzare gli attacchi ineludibili del tempo che passa e ci sono le palestre che aiutano la mente a crescere, ad aprirsi al mondo e a proteggersi dagli attacchi altrettanto ineluttabili dei media, dei social e delle loro false notizie. Palestre che favoriscono l’elaborazione di opinioni personali che vadano a scardinare quelle già preconfezionate da altri.
Si chiama proprio così, “CivicFest, palestra di cittadinanza attiva”, il Festival organizzato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli che dal 25 al 27 marzo prossimi, a Milano, coinvolgerà studenti, docenti, formatori e famiglie.
Come riferito dal sito direfareinsegnare.education, Il festival, al quale si potrà partecipare gratuitamente su prenotazione, si sviluppa attorno a tre grandi filoni tematici – Libertà, Democrazia e Cura – raccontati attraverso le voci degli ospiti protagonisti delle giornate.
Il programma è stato concepito con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti che li aiutino a decodificare il mondo che ci circonda, per informarsi in modo consapevole ma soprattutto per imparare a stare insieme. Tre giorni per mettere in comune le competenze, i linguaggi, i diversi punti di vista ma anche per condividere le incertezze e le fragilità, certi che fare squadra sia la chiave di volta per diventare cittadini e cittadine più consapevoli.
Gli incontri della mattina, dedicati esclusivamente alle scuole, propongono una serie di tematiche e interventi di grande interesse. Come si può leggere sul sito dedicato all’iniziativa, il 25 marzo alle 9.00 lo scrittore, attore e regista teatrale Alessandro Gallo, racconterà una storia vera di riscatto umano che si innesca e si sviluppa grazie all’incontro salvifico tra la strada e la scuola.
All’interno del tema “Libertà”, sarà poi la volta del laboratorio riservato alle secondarie di II grado “Le parole sono libertà. Il rap, nuovo linguaggio di resistenza popolare”. Il rap – si legge nella presentazione – è un linguaggio dotato di un forte e diretto impatto comunicativo che con le sue radici popolari ha agito nella nostra società, dagli anni ’80 in poi, come un elemento di rottura, espressione di identità marginali e forme di resistenza. Nel corso del laboratorio, verranno rielaborati temi, concetti e termini dell’antifascismo riletti e rivisitati in chiave rap attraverso un vero e proprio laboratorio di scrittura.
Nel percorso “Democrazia” si distingue “Schermo, servo delle mie brame” , masterclass e laboratorio su realtà e apparenza. Come spiegato dalla presentazione del percorso, la domanda alla quale si cercherà di dare risposta è la seguente: in un mondo sempre più dominato dalle immagini e dalle narrazioni digitali, in che modo possiamo individuare e proteggere il nocciolo concreto delle cose, degli avvenimenti, delle persone?
Infine, il focus sul tema della “Cura”, prevede una serie di riflessioni sulle sfide ambientali e sul futuro del pianeta a partire dallo scenario presente. Nuove strade, stili di vita alternativi, nuove filiere economiche e opportunità lavorative per ragazze e ragazzi che possano interpretare da protagonisti la lotta al cambiamento climatico.
Ma forse i momenti di maggiore impatto per i ragazzi e le ragazze che parteciperanno al Festival saranno quelli in cui potranno esprimersi da soli, quelli in cui sarà “vietata” la presenza dei loro professori.
Come nel caso del laboratorio “Tutto quello che avresti voluto sapere ma non hai osato chiedere sulle… relazioni”, coordinato dalla dottoressa Lanzi, psicologa, psicoterapeuta e presidente della Cooperativa Il Minotauro, importante istituto milanese di analisi dei codici affettivi. Uno spazio aperto ai soli ragazzi per un confronto libero sulle relazioni e la gestione delle emozioni in adolescenza.
Questo l’indirizzo per chi volesse iscriversi e partecipare all’evento. https://scuoladicittadinanzaeuropea.it/risorse/iniziativa/civicfest/