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Codice etico, Valditara: “Autorevolezza dei docenti? Passa anche dalla sobrietà dei loro comportamenti”, ecco quando sarà pronto

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I docenti devono mantenere un certo decoro anche fuori dalle scuole e, soprattutto, sui social? Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sì: come è stato già preannunciato, pare che arriverà presto un codice di comportamento per gli insegnanti.

A ribadirlo lo stesso capo del dicastero di Viale Trastevere, in una intervista a La Stampa. “Come tutte le pubbliche amministrazioni il ministero deve approvare un codice di comportamento. È evidente che l’autorevolezza di un docente, che stiamo cercando di valorizzare con diverse misure, passa anche dall’immagine che egli dà di se stesso e, quindi, dalla sobrietà dei suoi comportamenti”, ha detto Valditara.

“Questo è un principio fondamentale che vale per tutti i pubblici dipendenti e sfido chiunque a ritenere che possa essere compatibile con il ruolo di insegnante augurare la morte ad una bambina o riempire di insulti e di minacce qualcuno sui social”, ha aggiunto.

Ecco quali sono le tempistiche: “C’è una commissione di esperti che sta lavorando e che prenderà spunto da quanto fatto per altre amministrazioni. Sarà pronto nei prossimi mesi”.

I casi che hanno scatenato polemiche

Il Codice dovrebbe essere in linea con il già esistente Codice di comportamento nazionale per i dipendenti pubblici, modificato l’ultima volta nel giugno del 2023. Importante, come anticipato, il capitolo sull’uso dei mezzi di informazione e dei social network, dove già si legge che “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.

E che “le amministrazioni si possono dotare di una ‘social media policy’ per ciascuna tipologia di piattaforma digitale”, che “deve individuare le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazioni”.

Tutto avviene dopo che molti casi hanno fatto scalpore: ritorna in mente il caso del docente Christian Raimosospeso dal servizio per tre mesi dopo aver criticato il ministro Valditara. O, ancora più recente, quello della maestra di un asilo cattolico che lavora anche sulla piattaforma Onlyfans, per la quale molti genitori chiedono il licenziamento per “comportarsi” in modo poco decoroso. Il nuovo Codice dovrebbe anche regolare la comunicazione in chat come WhatsApp tra docenti e studenti.

L’iter

L’Associazione nazionale presidi tentò due anni fa di preparare un documento che voleva limitare l’utilizzo dei social, evitare chat con studenti e genitori, mantenere profili personali chiusi e decorosi, eliminare foto o commenti discutibili. Ma quel vademecum è rimasto base di discussione e non è mai stato formalizzato.

Ora è la Fism, Federazione italiana scuole materne che riunisce gli istituti dell’infanzia paritarie, non-profit, cattoliche o di ispirazione cristiana di cui fa parte dunque anche l’asilo del trevigiano della maestra su Onlyfans, a essere pronta ad approvare un codice etico per disciplinare il comportamento degli insegnanti sui social media.

La proposta verrà votata nell’assemblea del 30 marzo, rappresentando un cambio di passo ritenuto urgente anche dall’Associazione nazionale dirigenti scolastici, che già da tempo ha introdotto linee guida comportamentali per i suoi associati. La presidente dell’Andis, Paola Bortoletto, ha detto ad esempio, intervento sul caso della maestra trevigiana, “Pubblicare foto su OnlyFans non è un comportamento compatibile con l’insegnamento a minori”.