
La legge 104/92 al fine di garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona disabile, si pone l’obiettivo di prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, perseguendo il recupero funzionale e sociale della persona affetta da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali attraverso la predisposizione d’interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale.
Riconoscimento della disabilità
Con l’approvazione del decreto n° 62 del 2024 sono state apportate delle modifiche alla legge 104/92 che stabilisce la procedura per il riconoscimento della condizione di disabilità in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Chi accerta la condizione di disabilità
Il procedimento, per il riconoscimento della condizione di disabilità di una persona, è effettuato dall’INPS mediante le unità di valutazione di base composte da:
• Due medici nominati dall’INPS,
• Un componente individuato, in relazione alle specifiche condizioni di disabilità oggetto della valutazione, dall’associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili (ANMIC), dall’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti (UICI), dall’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordomuti (ENS), dall’Associazione nazionale delle famiglie e delle persone con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo (ANFFAS).
Avvio della procedura
La valutazione di base è attivata su richiesta dell’interessato, dell’esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, o del tutore o amministratore di sostegno se dotato di poteri, attraverso la trasmissione telematica all’INPS, del certificato medico introduttivo elaborato dal medico di famiglia.
Certificato di base.
La commissione multidisciplinare, preposta al riconoscimento della condizione di disabilità, elabora il certificato definitivo di base al fine di accertare il grado di disabilità e l’intensità dei sostegni necessari al fine di promuovere un progetto di vita adeguato alla persona con disabilità.
Norme in vigore
Le novità introdotte dal decreto 62/2024, sono entrate in vigore, dal primo gennaio 2025, in via sperimentale soltanto nelle seguenti province, Brescia, Trieste, Forlì, Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari; mentre su tutto il territorio nazionale entreranno in vigore dal primo gennaio 2027.