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Compiti delle vacanze, Italo Fiorin (“padre” delle Indicazioni 2007): “Direi di no, questo è tempo di apprendivertimento”

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Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook Italo Fiorin, docente universitario, “padre”, con il professore Mauro Ceruti delle Indicazioni nazionali del 2007 e del 2012, interviene in modo “giocoso” (ma forse neanche troppo) sul tema dei compiti delle vacanze.
Il professore inizia a raccontare di essere al mare con i nipotini per “quindici giorni di antipedagogia nonnesca, lontani dai figli-genitori e dalle loro regole sensate”.
E ricorda che “con piglio determinato” sua figlia gli ha detto che “il piccolo deve fare gli INVALSI’.
Commenta: “Già sono allergico ai compiti durante l’anno, ancora di più durante le vacanze (quelle con i nonni, poi!), ed ora che scopro che il nipotino più piccolo deve fare gli INVALSI”.
Ma, ovviamente, le raccomandazioni dei genitori del piccolo vanno rispettate “e così il piccolo è alle prese con un pacchetto di schede fotocopiate”.
“Gli bastano pochi minuti – racconta ancora nonno Italo – appone crocette che non controllo. Ha già finito”.
E adesso, che succede?
“Siamo pronti. Ora ci aspettano gli scogli, la canna da pesca, i cuginetti senza compiti ma con tanta voglia di andare a nuotare, le storie da inventare e farle illustrare dall’AI, le sorprese, l’avventura. Finisce il tempo dell’addestramento, inizia quello del vero apprendimento, anzi dell’apprendivertimento”.

Insomma, se persino il professore Fiorin, indubbiamente uno dei più autorevoli pedagogisti italiani, dice che quando si è in vacanza bisogna “apprendivertirsi” anche senza libro delle vacanze, c’è davvero da crederci.