Home I lettori ci scrivono Concorso Stem, in alcune sedi ammessa la calcolatrice, in altre no

Concorso Stem, in alcune sedi ammessa la calcolatrice, in altre no

CONDIVIDI

Buonasera, faccio parte del gruppo di precari del mondo scuola che ha sostenuto la prova STEM della cdc A-26 Matematica.

Il quiz non era particolarmente difficile, se messi nelle giuste condizioni per poterlo superare. In primis, tengo a precisare che le date del concorso sono state comunicate a metà giugno, senza aver la possibilità di prepararsi al meglio dal momento che molti precari, come me, erano impegnati nello svolgimento degli esami di Stato (che poi fino a poco tempo prima la preparazione era orientata ad una modalità di concorso totalmente diversa).

Il tempo a disposizione per lo svolgimento del concorso non era sufficiente per dare una risposta calibrata ad ogni quesito: ammetto, infatti, di essermi trovato a 10 minuti dalla fine del tempo con ancora 15 domande da svolgere, quindi ho accelerato, cercando di dare risposte plausibili dovendo necessariamente evitare troppi ragionamenti o calcoli. Inoltre, il tempo che scorre in alto, diventando rosso quando mancano 20 minuti al termine, di certo non aiuta a concentrarsi.

Infine, è emersa una certa disparità tra una sede concorsuale e l’altra: in alcune sedi é stato possibile far uso della calcolatrice (come si legge su diversi gruppi social) che ha decisamente avvantaggiato i candidati ai quali ne è stato permesso l’uso. Non tanto perché i quesiti necessitassero di calcoli lunghi da fare, ma perché quei calcoli che era necessario svolgere, con l’uso della calcolatrice sarebbero stati svolti in un tempo sicuramente minore di quello che ho impiegato io nel svolgere una moltiplicazione in colonna, per fare un esempio.

Detto questo, ho totalizzato un punteggio di 66/100, avvicinandomi molto al punteggio necessario per passare alla prova orale. A scuola, un 6,6 equivale ad un 7 spesse volte. Dunque, sarei qui a chiedere al Ministero dell’Istruzione, considerato tutto quanto premesso, di fare qualcosa.

Magari ammettere con riserva anche chi ha preso fra il 60 e il 68 e fargli fare un esame orale organizzato dal Ministero nelle modalità che meglio crederà opportune per completare e aggiudicarsi il ruolo con contratto indeterminato a fine anno scolastico 2021/2022. Ancor meglio, considerati anche i risultati piuttosto deludenti in tutta Italia, di ammettere a sostenere l’esame orale di fine luglio anche i candidati con un punteggio superiore ai 60. Se vogliamo considerare gli arrotondamenti che si fanno a scuola, anche al di sopra del 65.

Sperando non sia troppo utopica come richiesta.

Firmato: un precario che ha portato avanti la scuola durante la pandemia e che è stato impegnato negli esami di Stato fino a fine giugno.