
Per tre anni aveva rivolto attenzioni insistenti a una studentessa delle medie, chiamandola “principessa” e facendole complimenti sul suo aspetto fisico nei corridoi della scuola in cui lavorava come collaboratore scolastico. Con il tempo, gli apprezzamenti si erano trasformati in gesti più invasivi: carezze sul viso e sui capelli, tentativi di avvicinamento e persino appostamenti fuori dalla sua aula.
Come riporta il Corriere, mercoledì, l’uomo, un 56enne, è stato condannato a un anno di reclusione per stalking, con pena sospesa.
Le molestie sarebbero iniziate nel 2021, quando la ragazza frequentava la terza media. Oltre a cercare il contatto fisico, il bidello la seguiva all’uscita da scuola, chiamandola ad alta voce per attirare la sua attenzione. Quando si accorse che la giovane lo evitava, cercando percorsi alternativi per sfuggirgli, le confessò che sentiva la sua mancanza.
Negli anni successivi, l’atteggiamento dell’uomo divenne ancora più inquietante: nel 2023 le chiese di incontrarsi in centro per assistere insieme alla sfilata di Carnevale, mentre l’anno dopo, vedendola con un coetaneo, le domandò spiegazioni sulla loro amicizia. Il suo comportamento aveva generato nella ragazza un forte stato d’ansia, spingendola a evitare di camminare da sola a scuola per paura di incrociarlo.
La scorsa primavera, la giovane trovò il coraggio di raccontare tutto ai genitori, che denunciarono l’uomo. A maggio scattò il divieto di avvicinamento alla ragazza e, successivamente, l’obbligo di firma bisettimanale. Nel frattempo, il 56enne ha frequentato un percorso antiviolenza e risarcito la scuola, azioni che gli hanno consentito di ottenere la sospensione della pena e la revoca delle misure cautelari.