
Negli ultimi mesi, la Community Uniti per INDIRE ha seguito con attenzione e pazienza l’evoluzione normativa riguardante il DL 71 del 2024, che ha introdotto una procedura straordinaria e transitoria per l’attivazione dei percorsi di specializzazione sul sostegno rivolti a triennalisti e docenti con titolo estero.
Dopo un iter normativo lungo e complesso, sembra che si sia ormai giunti alla fase finale, quella dell’attivazione vera e propria dei percorsi, un momento di grande attesa e di speranza per molti operatori del mondo della scuola.
L’intera comunità ha dimostrato grande pazienza e resilienza, affrontando non solo le incertezze normative, ma anche le sfide quotidiane legate alla gestione delle attività didattiche in un contesto di grande tensione.
Nonostante le difficoltà, i docenti hanno continuato a lavorare con dedizione e serenità, focalizzandosi sull’obiettivo di garantire il miglior supporto possibile ai propri alunni, in un momento storico complesso e ricco di incognite.
Ora, l’attenzione si sposta verso le concrete modalità di avvio dei percorsi, con il Ministero dell’Istruzione che ha attivato una pagina ufficiale dedicata ai percorsi di specializzazione sul sostegno, inserendo tra le varie sezioni anche una serie di FAQ pensate per chiarire alcuni dei punti più critici.
Tra queste, una delle più attese riguarda la gestione delle domande di iscrizione e la graduatoria di assegnazione dei posti.
Secondo le FAQ pubblicate, qualora le domande presentate a INDIRE o all’Università risultassero superiori ai posti disponibili, si procederà con una graduatoria basata sui criteri stabiliti dal DM 75/2025, che prevedono priorità per i docenti con più di tre anni di servizio su posto di sostegno nel quinquennio di riferimento, e in caso di parità, si preferirà il docente più giovane.
Tuttavia, questa procedura solleva alcune interrogazioni pratiche: cosa succede se, in caso di esubero, i bandi di iscrizione di più Atenei scadono nello stesso periodo?
È realistico pensare che si possa stilare una graduatoria in tempi rapidi, considerando le tempistiche di pubblicazione e verifica delle graduatorie?
La preoccupazione principale riguarda il rischio di perdere tempo prezioso che potrebbe compromettere l’iscrizione!
Un’altra questione di grande attualità riguarda i docenti con titolo estero, che si trovano in una posizione di incertezza poiché le FAQ, per loro, non forniscono ancora risposte chiare in merito alla possibilità di iscrizione qualora non si abbiano i 120 giorni di servizio al primo giugno o meglio si poiché li escludono rifacendosi ovviamente alla normativa.
Questo crea un “limbo” per molti, lasciandoli in attesa di chiarimenti che al momento, non sono ancora arrivati, alimentando un senso di incertezza e di attesa che si protrae troppo a lungo. Dovranno fare ricorso per disparità di trattamento? Saranno inseriti in un secondo ciclo?
Infine, non si può non evidenziare un’altra criticità legata agli avvisi di manifestazione d’interesse emanati dal Ministero che fanno pensare a molti che i numeri dei posti disponibili siano pochi e limitati! Fino a poco tempo fa, si era affermato che i percorsi sarebbero stati aperti a tutti senza limiti di iscrizione. Questa contraddizione, se non chiarita, rischia di creare confusione e di generare ulteriore frustrazione tra i docenti interessati, che si chiedono quale sia davvero lo stato dell’arte e quali siano le reali possibilità di accedere ai percorsi.
In conclusione, la Community Uniti per INDIRE desidera sottolineare l’importanza di un quadro comunicativo più chiaro e tempestivo.
È fondamentale che il Ministero fornisca indicazioni precise e pratiche, affinché tutti i docenti possano orientarsi con certezza e pianificare al meglio il proprio futuro professionale. La pazienza della comunità è stata enorme, ma ora è il momento di passare dalla teoria alla pratica, con trasparenza e rispetto per i tanti che attendono di potersi specializzare e contribuire, con competenza e passione, al sostegno degli studenti.
Restiamo in attesa di aggiornamenti ufficiali e confidiamo in un dialogo aperto e costruttivo, perché solo così potremo superare le incertezze e avviare con serenità questa nuova fase di formazione e crescita professionale.
Non vogliamo essere irriverenti o poco rispettosi, noi siamo grati al Ministero che finalmente ha affrontato la problematica…ma ci teniamo a fare presente che forse la corda è stata tirata un po’ troppo e che sarebbe forse ora di dirci esattamente cosa fare.
Daniela Nicolò portavoce Community Uniti per INDIRE