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Cosa cambia con il nuovo anno scolastico?

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Con l’inizio del nuovo anno scolastico, i docenti e tutto il personale della scuola si troveranno di fronte diverse novità per quanto riguarda alcune normative.

Il congedo parentale, regolato dalla legge 80/2015, è stato modificato in modo significativo: si è passati da otto a dodici anni del bambino per quanto riguarda il limite temporale di fruibilità del congedo, da tre a sei anni i limiti temporali di indennizzo a prescindere dal reddito e l’inserimento della modalità oraria per la fruizione del congedo, oltre che giornaliera e mensile.
Come è stato più volte accennato, è stato abrogato, con la legge di stabilità 2015, l’esonero per il docente facente funzioni di vicario del dirigente scolastico, disciplinato precedentemente dall’art. 459 del decreto legislativo 297/1994.
In aumento anche le spese di assistenza specialistica ambulatoriale: infatti, come disposto dalla legge n.188/2015, le prestazioni specialistiche effettuate al di fuori delle condizioni di erogabilità, sono a carico totale dell’assistito.
Per quanto riguarda il personale scolastico, ci sono novità per la pensione: per anzianità si potrà andare in pensione a 66 anni e 7 mesi, quattro in più rispetto al passato; la pensione anticipata invece passa a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne.
Dal 1 gennaio 2016 scattano nuovi divisori e coefficienti per il sistema contributivo del personale scolastico, subendo una riduzione del 1,5 % dell’ammontare totale della pensione, a fronte degli anni di servizio.
Infine, sono previste novità per i docenti inidonei e utilizzati in altri ambiti, anche se per motivi di salute, potrebbero comunque essere dispensati dai compiti prestabiliti.