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Covid, gestione del contagio nelle attività correlate all’ambito scolastico; trasporti e non solo

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In previsione della ripresa delle attività in presenza, dal 7 gennaio prossimo, per tutte le scuole di ogni ordine e grado, l’Inail e l’Istituto superiore di sanità hanno elaborato un nuovo documento tecnico che fornisce dati ed elementi utili per la riflessione sulle misure di contrasto alla diffusione del nuovo Coronavirus nelle attività che avvengono al di fuori degli edifici scolastici.

In particolare, viene affrontata la questione del trasporto pubblico locale, che può rappresentare una rilevante occasione di contagio per gli studenti e, più in generale, per tutta la popolazione. Ma non solo: il documento si sofferma anche su altri due aspetti: le aggregazioni nei pressi della scuola, in entrata e uscita, e le attività di studio in collaborazione tra studenti.

Questo perché mettere in sicurezza la scuola e mantenerla in presenza significa pensare non solo alle misure organizzative di prevenzione e protezione negli edifici scolastici, ma anche a tutte le attività che avvengono fuori del contesto scolastico (in particolare al percorso casa-scuola degli studenti) che in diversa misura possono contribuire alla diffusione del contagio.

Trasporti: misure organizzative possibili

I profili giornalieri di mobilità nelle principali città italiane, ottenuti sulla base dell’elaborazione dei dati di telefonia mobile e riferiti al periodo precedente all’emergenza Covid-19, mostrano che i picchi principali di mobilità durante le giornate lavorative si registrano tra le 07:20 e le 7:40 circa del mattino e tra le 18:00 e le 19:00 circa del pomeriggio.

Sulla base di questi ed altri elementi analizzati nel documento, potranno essere identificate e attivate specifiche misure organizzative finalizzate a:

  • modulare la domanda delle scuole, anche attraverso idonea differenziazione degli orari di accesso a scuola rispetto alle fasce orarie di punta, da realizzarsi anche tramite accordi tra scuole limitrofe, su casi mirati;
  • potenziare l’offerta di trasporto pubblico, anche attraverso l’impiego di mezzi aggiuntivi di superficie resi disponibili dal privato in maniera mirata rispetto alla mappatura delle criticità emerse per linee, stazioni ed orari;
  • potenziare il personale dedicato alle stazioni di scambio (tra metropolitana, ferrovie e capolinea bus) più critiche per afflusso, al fine di assicurare maggiore controllo per la prevenzione di assembramenti;
  • incentivare la mobilità sostenibile anche mediante accordi e/o sovvenzioni specifiche per l’utenza scolastica.

Sarà inoltre necessario favorire iniziative di comunicazione per:

  • promuovere la responsabilità individuale di tutti gli utenti dei servizi di trasporto, per garantire il distanziamento sociale, le misure igieniche, nonché per prevenire comportamenti che possano aumentare il rischio di contagio;
  • promuovere i comportamenti corretti e responsabili a scuola e in tutte le attività correlate all’ambito scolastico ed in particolare nell’utilizzo del TPL rispettando le regole cardine (uso costante e corretto della mascherina, distanziamento, igiene personale ed in particolare delle mani);
  • promuovere comportamenti che favoriscano forme alternative di mobilità sostenibile particolarmente nei contesti ad alta urbanizzazione, privilegiando il trasporto pubblico per chi ne ha realmente bisogno.