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Di Pietro scrive al Ministro: in Molise un istituto rischia di sgretolarsi

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Si parla tanto di prevenzione della catastrofi, soprattutto in questi giorni seguenti al dramma dell’Emilia Romagna, dove centinaia di case, scuole e aziende sono diventate inagibili a seguito delle forti scosse telluriche benché sembra siano state costruite con metodologie e materiali di moderna concezione. Ma allora perché in una scuola individuata come pericolosa per problemi strutturali, i lavori di ristrutturazione vengono deliberati e avviati ma poi improvvisamente si sospendono malgrado i fondi vi siano? Peraltro lasciando l’istituto in una condizione di pericolo maggiore rispetto a quando era iniziato l’intervento? A chiederlo, con una lettera circostanziata indirizzata al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, è leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro.
“Mi rivolgo a Lei personalmente – scrive l’ex magistrato – per segnalarLe l’enorme gravità di ciò che sta accadendo in una scuola del Molise, oggetto di tre atti di sindacato ispettivo 4-05995, 4-15841, 4-16350, presentanti dallo scrivente al ministro dell’Interno. A Fossalto (Cb), precisamente, una scuola rischia di sgretolarsi nonostante siano stati spesi 400mila euro per lavori che non solo non sono stati completati ma hanno, altresì, compromesso irrevocabilmente l’agibilità della struttura”.
Di Pietro ha quindi lanciato un vero e proprio sos per l’istituto scolastico, collocato nella regione nativa dello stesso parlamentare. Dalla documentazione che mi permetto di inviarLe – sottolinea Di Pietro al Ministro – appare evidente il pericolo prima e la speculazione poi che si sta consumando a danno dei bambini. Un suo intervento esemplare porterebbe una ventata di trasparenza e legalità in una terra da troppo tempo martoriata. Mettere in pericolo i bambini, in particolare, supera ogni immaginazione e indignazione. E’ per questo che le scrivo in maniera accorata chiedendole di intervenire”.
Considerando la sensibilità del ministro Profumo nei confronti di certe tematiche – peraltro divenute di strettissima attualità, visto quello che sta accadendo nel modenese – c’è da aspettarsi che presto da viale Trastevere arriverà una risposta .