
Riceviamo e pubblichiamo una replica di Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp, ad un lettore della Tecnica della Scuola che ha posto dei dubbi sulla effettiva utilità per i dirigenti scolastici dell’emendamento al ddl di conversione del decreto-legge 45/2025, attraverso il quale nel prossimo anno scolastico potranno essere attuati movimenti interregionali sul 100% dei posti disponibili anziché sul 60%.
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Egregio Direttore,
oggi 28 maggio La Tecnica della Scuola ha pubblicato la lettera di un lettore che evidenzia alcune presunte contraddizioni generate dall’approvazione di un emendamento al ddl di conversione del decreto-legge 45/2025 – richiesto dall’ANP – che, nell’ambito delle procedure di mobilità dei dirigenti scolastici, assegna ai movimenti interregionali il 100% dei posti disponibili, fatto salvo il contingente di posti destinato alle assunzioni da concorso ordinario.
Ciò provocherebbe, secondo l’anonimo lettore (non manzoniano), una diminuzione dei posti disponibili a tali fini. Apprenderemmo, così, che il 100% è una quantità minore del 60%. Una scoperta del genere potrebbe portare la fondazione Nobel a istituire il premio per la matematica, finora escluso da tale prestigioso riconoscimento.
Scherzi a parte ed entrando nel merito, l’emendamento deroga alla disciplina contrattuale vigente, della quale riporto il testo: “Su richiesta del dirigente scolastico alla scadenza del suo incarico, previo assenso del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di provenienza, si procede alla mobilità interregionale fino alla concorrenza del 60% dei posti vacanti e disponibili annualmente nella regione richiesta, fatti salvi i contingenti dei posti regionali messi a concorso. Dall’attuazione della presente disposizione non devono derivare situazioni di esubero di personale”.
La disposizione contrattuale pone quindi ben tre vincoli: la scadenza dell’incarico in essere; il limite del 60% dei posti, facendo salvo il contingente dei posti regionali messi a concorso; l’assenso del dirigente dell’U.S.R. di provenienza.
L’emendamento approvato, invece, non solo supera il limite contrattuale innalzandolo al 100% ovvero al massimo possibile, ma fa anche venire meno la necessità di assenso del direttore generale dell’U.S.R.; inoltre, stante il carattere derogatorio della disposizione introdotta, potranno presentare domanda anche i dirigenti con incarico non in scadenza purché, fatte salve le tutele di legge, sia decorso il primo triennio di permanenza nella regione di prima destinazione.
Di conseguenza, grazie all’emendamento chiesto dall’ANP, saranno possibili molti trasferimenti interregionali in più; per l’esattezza, il 67% in più, dal momento che il 100% è maggiore del 60%, appunto, del 67%.
Esemplificativamente, senza l’emendamento, in Sicilia i posti disponibili per la mobilità interregionale sarebbero il 60% di 22, ovvero solo 13, a fronte dei ben 22 (9 posti in più) che, proprio grazie all’emendamento stesso, permetteranno ad altrettanti dirigenti scolastici il ritorno nella loro isola. Altro che diminuzione!
La ringrazio per avermi dato la possibilità di sgombrare il campo da un potenziale e così grave travisamento della realtà.