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Disabilità, bimbo di 9 anni cambia città e non trova scuole disposte ad accoglierlo per carenza di personale di sostegno

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L’inclusione degli alunni con disabilità è qualcosa su cui in Italia, in molti casi, bisogna ancora lavorare. Sono molti i bimbi affetti da patologie che spesso non vengono inclusi e non vedono riconosciuti i propri diritti. Stavolta è il turno di un bimbo di 9 anni che, trasferitosi da Modena ad Afragola con i familiari, in Campania, non sta trovando scuole disposte ad accoglierlo, come riporta NapoliToday.

La denuncia della famiglia di Alessandro

Si tratta di un grosso problema per la famiglia di Alessandro, questo il nome del bambino, affetto da leucodistrofia spastica. Quest’ultimo l’anno prossimo dovrà frequentare la quinta elementare. Ancora non sa però dove, visti i continui rifiuti da parte di molti istituti scolastici.

La madre di Alessandro sta facendo di tutto per denunciare la cosa, affidandosi anche ad un’associazione afragolese che tutela i diritti dei disabili, ‘La Battaglia di Andrea’. Questa, capitanata da Asia Maraucci, la presidente, si sta mettendo in contatto con le varie istituzioni locali e ha anche esposto il caso al Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.

Il commento e l’impegno di Rossano Sasso

Nella tarda mattinata di oggi, 11 agosto, proprio il Sottosegretario all’Istruzione ha commentato la faccenda attraverso un post Facebook: “Il caso di Alessandro mi è stato segnalato dai responsabili dell’associazione ‘La battaglia di Andrea’, da anni attiva sul fronte dei diritti dei bambini disabili (con cui abbiamo nel recente passato risolto problemi simili) e sono al lavoro per trovare una soluzione. Non è possibile – ha scritto – che nel 2022, in Italia, una famiglia si veda sbattere le porte in faccia perché non ci sono istituti in grado di accogliere un ragazzino che ha il sacrosanto diritto di frequentare la scuola. Capisco che siamo in periodo estivo e che, soprattutto in alcuni territori, c’è una carenza cronica di personale specializzato nel sostegno ma qui siamo di fronte al rischio della negazione di un diritto costituzionalmente garantito e non possiamo rimanere a guardare. Almeno io non lo farò. Al lavoro finché non avremo trovato una scuola che, in tempi brevi, spalanchi le braccia con amore al nostro Alessandro”, ha concluso Sasso.

Ricevere sostegno è un diritto

L’associazione lamenta la scarsità di risorse adibite al supporto degli alunni disabili e la lentezza nel trovare una soluzione per il bambino, al momento lasciato a sé stesso, senza capire la gravità della situazione: “La mamma e la zia del piccolo ci hanno chiamati e noi subito abbiamo allertato le istituzioni – ha dichiarato Asia Maraucci – ma ad oggi c’è la risposta negativa di molte scuole che si giustificano dicendo che gli organici sono al completo e non ci sono insegnanti di sostegno o comunque di supporto per il piccolo”.

“Capiamo il periodo particolare di ferie ma un bambino disabile non deve essere parcheggiato finché non finiscono le vacanze senza poter conoscere il proprio destino. Il piccolo si è trasferito con la sua famiglia da una città all’altra ad agosto e ora urge una soluzione. Se a Modena aveva il sostegno dovrà riceverlo anche ad Afragola. E’ un suo diritto”, ha concluso la presidente de ‘La Battaglia di Andrea’.