Home Attualità Dl Sostegni bis: recupero apprendimenti senza costi aggiuntivi per lo Stato

Dl Sostegni bis: recupero apprendimenti senza costi aggiuntivi per lo Stato

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Il Decreto Legge Sostegni bis da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, all’articolo 58 comma 1, dedicato alle misure urgenti per la scuola, prevede che a partire dal 1° settembre 2021 e fino all’inizio delle lezioni, l’eventuale integrazione e il rafforzamento degli apprendimenti, siano attivati, quale attività didattica ordinaria, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Testo Decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021 (Sostegni Bis)

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Niente costi aggiuntivi per lo Stato, insomma, solo attività svolte nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.

Lo stesso si dica riguardo alle necessità degli studenti con patologie gravi o immunodepressi, in possesso di certificati rilasciati dalle competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, tali da consentire loro di poter seguire la programmazione scolastica avvalendosi anche eventualmente della didattica a distanza.

Ricordiamo tuttavia che le scuole che volessero lavorare sul recupero degli apprendimenti (così come sulla socialità) hanno a disposizione gli strumenti e le risorse previste dal Piano scuola estate, di cui più volte abbiamo riferito nella nostra testata e rispetto al quale rinviamo ad una apposita sezione sul nostro sito.

Quali attività della scuola d’estate per settembre?

In vista del rientro in classe a settembre, il Piano scuola d’estate, come abbiamo già indicato, prevede attività di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali con intro al nuovo anno scolastico. Un suggerimento particolare del Ministero è quello di attivare anche sportelli di ascolto psicologico e tematici, quali lo sportello autismo.

La Faq del Mi

Quali tipologie di iniziative possono essere realizzate nella III fase (settembre 2021)?

La III Fase ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti alla partenza del nuovo anno scolastico, mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica.

Si possono a tale fine ipotizzare, ad esempio, attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).

È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.

Quali fondi dal Piano scuola d’estate?

Ricordiamo che i fondi provenienti dal Piano scuola d’estate sono quelli relativi: al D.L. Sostegni che ha stanziato un totale di 150 milioni di euro (circa 18 mila euro per istituto), direttamente erogati alle scuole; ai fondi PON (320 milioni) il cui bando, scaduto il 21 maggio, ha visto aderire 7 scuole su 10; e all’avviso di cui al DM 48/2021 (40 milioni), per il quale le candidature si sono chiuse il 25 maggio.