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Docente esclusa dal concorso per mancanza di titoli, “un punto e virgola” la fa riammettere dal Tar

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“Un punto e virgola“: è quello che è bastato per riammettere nella graduatoria di un concorso pubblico una docente. La punteggiatura era indicata nelle tabelle del ministero dell’Istruzione per i titoli di accesso al bando, ma non gli era stato dato il peso che meritava: la non necessità di affiancare alla laurea un titolo aggiuntivo. L’insegnante-candidata si è resa conto che la sua esclusione era impugnabile: a quel punto ha deciso di presentare ricorso, lo ha vinto ed è tornata in “pista” per aggiudicarsi uno dei posti messi a bando.

La vicenda, riportata dall’Ansa, è accaduta in Liguria, dove il Tar ha dato ragione ad una candidata al concorso di ruolo del personale docente in discipline grafico-pubblicitarie, titolare di laurea in architettura di vecchio ordinamento: la donna era stata esclusa dall’Ufficio scolastico regionale per mancato possesso di uno dei titoli “congiunti” di istruzione secondaria richiesti.

“La ricorrente – riassume il Tar – ha conseguito il diploma di liceo artistico ma non con indirizzo grafico attivato successivamente. La laurea di architettura di vecchio ordinamento pare titolo di studio autosufficiente per partecipare al concorso, senza necessità di titolo congiunto, anche perchè il primo titolo accademico risulta diviso dagli altri due da un “punto e virgola” a differenza di quanto previsto per altre classi di concorso, in cui l’applicazione delle note limitative anche alla laurea in architettura è resa inequivoca dal fatto che il titolo in questione è affiancato agli altri mediante una “o” oppure una semplice “virgola”, ove si evidenzia che in sede di revisione dei titoli di accesso al concorso il Miur ha introdotto il predetto segno di interpunzione, in luogo della precedente “o” disgiuntiva, creando così uno iato tra il titolo universitario e quelli degli istituti di alta formazione”.

Insomma, l’aggiunta del “punto e virgola” ha permesso alla docente di far valere il titolo di studio acquisito, senza più alcuna necessità di sommare allo stesso un altro titolo cosiddetto congiunto.