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Docente suicida per presunta relazione con un’alunna: i due si scambiavano messaggi relativi ad un comune disagio psicologico

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Emergono dei dettagli a proposito del caso del docente di 50 anni che, purtroppo, l’altro ieri si è tolto la vita dopo essere stato sospeso dalla scuola in cui insegnava per degli atteggiamenti, a quanto pare, ambigui, nei confronti di una studentessa. A parlare è stata la legale dell’uomo, come riporta Il Corriere di Bologna.

La natura della relazione tra i due

Sembra che il professore di scuola media della provincia di Bologna soffrisse da tempo di depressione. L’uomo sapeva di essere al centro delle indagini relative alla natura della sua relazione con la ragazzina, che pare vivesse anche lei in una condizione di fragilità psicologica. Il rapporto tra prof e alunna aveva destato sospetti, soprattutto nella madre di questa.

L’indagine era stata avviata alcune settimane fa, quando l’alunna si era allontanata da casa e aveva cercato di raggiungere l’insegnante nella sua abitazione. Il cinquantenne in quell’occasione non era presente, ma poi, richiamato da un familiare, era arrivato e l’aveva trovata in uno stato di forte difficoltà, tanto che l’aveva accompagnata al pronto soccorso.

La legale: “Era una persona perbene”

Pare che tra il professore e la ragazzina non ci fosse stato nulla di più di uno scambio di messaggi in chat su tematiche legate a un delicato disagio psicologico.

In ogni caso da quella circostanza erano partiti gli accertamenti e la Procura aveva aperto un fascicolo. “Sono ancora sconvolta — dice la sua avvocata Maria Eleonora Le Rose —, era sicuramente scosso dalla vicenda ma non avrei mai ipotizzato che potesse fare una cosa del genere. Si riteneva del tutto estraneo alle accuse e a qualsiasi comportamento illecito, era una persona perbene”.

I colleghi dell’uomo si erano accorti che questo stesse vivendo un momento difficile. La scuola stava valutando di attivare un sostegno psicologico. Quando il prof, appreso dell’indagine, aveva tentato di ricontattare la ragazzina a scuola, con modalità ritenute improprie, era scattata la segnalazione e il provvedimento dell’ufficio scolastico, a cui l’uomo, di ruolo nella scuola da 15 anni senza una macchia nella sua carriera, non avrebbe retto.