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Due audaci Gemelli si scambiano di classe per l’interrogazione: scoperti e 6 in condotta

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Scambiarsi di classe o di scuola durante l’interrogazione, a ridosso degli scrutini del primo quadrimestre, per aiutare il fratello gemello in difficoltà. E’ quello che hanno architettato due studenti veneti, uguali come gocce d’acqua, frequentanti due diversi istituti superiori di Mirano (in provincia di Venezia). Tutto sarebbe andato liscio, probabilmente come altre volte, se l’insegnante dell’istituto tecnico che aveva programmato l’interrogazione non si fosse accorta dell’inganno, proprio durante la verifica orale: per poi averne conferma dopo essersi recata nell’altra scuola, frequentata dal fratello.
Per i due studenti, audaci, ma non certo da imitare, è scattata l’immediata punizione: non quella massima però. I rispettivi Consigli di Classe hanno entrambi assunto la decisione di assegnargli 6 in condotta. Più la sospensione dalle lezioni per una settimana. Ad incidere nell’assegnazione della pena comportamentale (ma che alla luce dei diversi 5 assegnati in tutta Italia a seguito di episodi al di sopra delle righe poteva andare anche peggio) la loro ostinazione a negare l’accaduto. Sino a che non sono stati messi di fronte all’evidenza.
Una vicenda, a metà tra il goliardico e l’inganno premeditato, che ha confermato un saggio consiglio dei nostri nonni: quando si vuole aiutare un amico o un fratello in difficoltà nel rendimento scolastico non c’è altra strada che affiancarsi a lui nello studio a casa. E frequentare con impegno e costanza la scuola. Ognuno, è il caso di sottolineare, quella propria ovviamente.