Home Didattica Editori: a rischio le consegne dei testi per le scuole

Editori: a rischio le consegne dei testi per le scuole

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Oltre alle altre emergenze energetiche, che stanno mettendo a dura prova molte industrie, si sta prospettando pure l’emergenza carta. Da qui l’allarme lanciato dagli editori di libri scolastici, pronti comunque a impegnarsi per scongiurare una regolare fornitura nelle consegne a settembre, per l’inizio dell’anno scolastico.

Paolo Tartaglino, presidente del Gruppo Educativo dell’Associazione Italiana Editori in un’intervista pubblicata su Il Giornale della Libreria dell’Aie, ha infatti dichiarato: “La crisi della carta ha un impatto importante su tutta l’editoria, in particolare su quella scolastica. È un impatto che riguarda non solo i costi, che abbiamo visto aumentare dal 50% fino addirittura all’80%, per la carta necessaria ai libri scolastici, ma anche le tempistiche di consegna e la reperibilità. Gli editori stanno facendo tutto il possibile per provvedere al più presto alle ristampe e, con il contributo di tutti gli attori della filiera distributiva, per cercare di garantire i testi all’inizio dell’anno scolastico”.

Gli editori scolastici, riporta l’Ansa, chiedono anche alle istituzioni pubbliche di proseguire nelle politiche di contrasto della povertà educativa che “origina una dispersione scolastica altissima. Un primo passo è già stato fatto con l’aumento del fondo per le famiglie meno abbienti per l’acquisto dei libri scolastici da 103 a 133 milioni. Il tema importante ora è che questi fondi arrivino direttamente alle famiglie in tempi utili, risolvendo i problemi di tempistiche e di urgenza di erogazione. Ci stiamo anche muovendo su quella che, in prospettiva, può essere un’importante necessità che riguarda la detrazione fiscale sui libri di testo. Cosa che riteniamo estremamente utile a questo punto per tutti coloro che non avranno già usufruito dei fondi prima citati”.

L’accesso al digitale e l’utilizzo della didattica a distanza hanno rivelato la presenza di forti diseguaglianze nel nostro Paese e “anche in questo caso gli editori scolastici hanno fatto moltissimo per i cosiddetti contenuti digitali integrativi”.