Home Archivio storico 1998-2013 Generico Energia pulita a scuola, il Ministero dell’ambiente finanzia 485 istituti

Energia pulita a scuola, il Ministero dell’ambiente finanzia 485 istituti

CONDIVIDI
Quale luogo può essere più adatto della scuola per trasmettere ai giovani l’importanza dell’ambiente sano, della produzione di energia ‘pulita’ e del risparmio energetico? A questo interrogativo, di semplice risoluzione teorica ma di difficile applicazione pratica, ha cercato di dare risalto il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare attivando il concorso “Il sole a Scuola”: un bando finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e contemporaneamente ad intraprendere attività didattiche mirate in particolare alla realizzazione di analisi energetiche, di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico in questo tipo di edifici. Il tutto facendo sempre molta attenzione al coinvolgimento attivo degli studenti.
Tante le candidature provenienti da tutta Italia e tantissime quelle approvate (la maggior parte con importi attorno ai 10 mila euro) dalla Commissione tecnica ministeriale costituita appositamente: sono in tutto 485 gli istituti che hanno ricevuto in questi giorni l’ok da parte del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (l’elenco completo è consultabile sul sito www.minambiente.it).
“Promuovere l’energia solare nelle nostre scuole – ha dichiarato il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Alfonso Pecoraro Scanio – è un passaggio fondamentale per una corretta educazione ambientale di quelli che saranno i cittadini del domani. Attraverso questo progetto vogliamo raggiungere un duplice obbiettivo. In primo luogo stimolare gli Enti pubblici all’utilizzo dell`energia solare, ma anche incentivare e promuovere l‘educazione ambientale nelle scuole, attraverso esperienze concrete. Investire sulle nuove generazioni e sulla conoscenze significa porre le basi di una solida per una rinnovata attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità ambientale”.
Per maggiori informazioni: [email protected]