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Faraone: l’esame di stato non cambia

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“La messa in discussione del metodo per l’esame di maturità è un elemento che crea confusione per professori e studenti, quindi è meglio sgombrare il campo da incertezze chiarendo che tutto rimarrà esattamente come l’anno scorso”,  ha precisato a Milano nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico Vittorio Veneto.

L’anno venturo invece, l’esame di stato sarà regolato dal decreto di riforma che concluderà il percorso di riforma della “Buona scuola” e che sarà presentato a fine gennaio o inizio febbraio.

“Non sarà comunque un decreto omnibus, ci saranno altri strumenti operativi per singoli temi come l’edilizia scolastica”, precisa Faraone, mentre si decideranno tempistiche e modalità per l’assunzione dei 150mila precari promessa dal Governo Renzi.

“Abbiamo scelto di ascoltare tutti gli attori coinvolti per costruire il cambiamento sulla base di idee condivise, perché il tema della scuola riguarda la società nel suo complesso”, ma sulla domanda di una docente relativa alla valutazione e al sistema degli scatti d’anzianità, ha risposto: “In realtà abbiamo visto che non può essere completamente ignorato il criterio dell’anzianità, finora l’unico esistente, conciliandolo però con un meccanismo premiale per processi e metodi innovativi presenti nelle scuole italiane”.

Altro tema posto dai ragazzi è stato quello relativo all’intervento dei privati nella scuola: “È una questione da affrontare lasciando da parte le ideologie”, ha specificato Faraone, “così come è successo per l’articolo 18 e la riforma del mercato del lavoro. Vogliamo dare sostanza all’autonomia scolastica che è stata istituita ma mai realizzata: a ogni comunità va fornita la possibilità di organizzarsi e di fare le scelte sulla base delle propri esigenze e dei percorsi scelti”.