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Finanziamenti per le aree a rischio

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Per gli adempimenti di cui all’Art. 9 del C.C.N.L. Comparto Scuola 2002/2005. ‘Misure incentivanti per progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica. Anno Scolastico 2005/06’ il MIUR con C.M. n. 91 del 21 dicembre ha comunicato la ripartizione tra gli Uffici Scolastici Regionali delle specifiche risorse finanziarie che ammontano esattamente a 53.195.060. Il Miur ha precisato che: 1) dette risorse sono state individuate seguendo i medesimi criteri adottati per la precedente analoga ripartizione concernente l’a.s. 2004/05, 2) state utilizzate variabili di tipo demografico, sociale, economico, sanitario, culturale, nonché quelle legate all’incidenza della criminalità assunte dall’ISTAT e da altri Istituti competenti, gli indicatori riferiti al sistema scolastico, i dati relativi alla presenza nelle scuole, nell’a.s. 2003/04, di alunni con cittadinanza non italiana; 3) ogni Direttore Scolastico Regionale dovrà stipulare apposito contratto integrativo regionale con le OO. SS. firmatarie del CCNL medesimo, al fine di indicare i criteri di accesso delle scuole al fondo predetto, la durata dei progetti, gli obiettivi di lotta all’emarginazione scolastica, i sistemi di rilevazione dei risultati; 4) occorrerà procedere in tempi brevi all’avvio delle operazioni, rivolgendo particolare attenzione alla stipula dei summenzionati contratti integrativi regionali e all’istituzione di un Gruppo di lavoro regionale (ove esso non risulti ancora costituito) con il compito di individuare le aree d’intervento sulla base di una puntuale analisi dei bisogni, dell’individuazione di modalità di monitoraggio e valutazione dei progetti e dell’individuazione dei bisogni di formazione del personale docente.Ha raccomandato, poi, di focalizzare l’attenzione sulla centralità dello studente e organizzazione di attività coerenti con i suoi bisogni, il coinvolgimento attivo di tutto il corpo docente, dei genitori e degli altri soggetti istituzionali e territoriali, lapluralità di approcci per le differenti tipologie di disagio, la flessibilità organizzativa e riorganizzazione didattica dei curricoli, la metodologia dell’imparare facendo – learning by doing – per valorizzare l’apprendimento attraverso l’esperienza e attraverso l’ambito non formale e informale, la promozione di reti di scuole e di reti interistituzionali come struttura di partecipazione e di promozione della cittadinanza dei giovani che, attraverso attività educative, possono migliorare la propria vita e la propria partecipazione