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Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola il 9 febbraio scendono in piazza

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Sabato 9 Febbraio 2019 a Roma, i sindacati della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, scenderanno in piazza contro le politiche del Governo M5S-LEGA. Il concentramento dei manifestanti è previsto in Piazza della Repubblica alle ore 9.00, dove partirà il corteo che raggiungerà Piazza San Giovanni in Laterano per il comizio conclusivo dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Rinnovare il contratto per il triennio 2019-2021

Uno tra i punti principali della manifestazione unitaria dei sindacati della scuola è sicuramente quello di protestare contro il mancato obiettivo, per mancanza di risorse economiche nella legge di bilancio 2019, di chiudere il contratto scuola per il triennio 2019-2021.

Il Governo M5S-LEGA, nonostante le promesse fatte da Luigi Di Maio in campagna elettorale, dove aveva detto che una volta al Governo il M5S avrebbe provveduto ad adeguare gli stipendi dei docenti italiani a quelli europei, non ha previsto risorse economiche adeguate ad aprire il tavolo contrattuale.

Le uniche risorse economiche messe in bilancio per il 2019, sono state quelle per mantenere l’elemento perequativo predisposto dall’accordo contrattuale 2016-2018 e la vacanza contrattuale che sarà disponibile a partire dallo stipendio di aprile 2019.

I sindacati vogliono che il Governo si impegni formalmente a trovare le risorse economiche per adeguare realmente gli stipendi dei docenti italiani a quelli medi dei docenti europei.

Stabilizzare in ruolo i precari della scuola

Il Governo M5S-LEGA, nonostante le buone intenzioni avanzate da Mario Pittoni Presidente della VII Commissione Cultura e Istruzione del Senato e quelle più timide del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, non ha ancora risolto il problema avanzato dai docenti di terza fascia con almeno 36 mesi di servizio. Necessita una fase di transizione che regoli l’accesso a percorsi abilitanti agevolati per tutti i docenti con almeno 36 mesi di servizio su una classe di concorso, in modo da tenerli disgiunti da chi è in terza fascia ma non ha servizio o chi non è inserito nemmeno in terza fascia.

Bisogna anche pensare a portare nell’organico dell’autonomia, tutte le cattedre dell’organico di fatto e in particolare modo i posti in deroga del sostegno, che rappresentano il 50% del totale dei posti di sostegno. A tal proposito serve fare specializzare un congruo numero di docenti sul sostegno.

Bloccare il tentativo di Regionalizzazione dell’Istruzione

Tra i punti della protesta sindacale che si svolgerà sabato 9 febbraio 2019 a Roma, c’è, senza ombra di dubbio, il tentativo di Regionalizzazione dell’Istruzione.

Come abbiamo già detto, in un’intervista esclusiva de La Tecnica della Scuola a Pino Aprile, l’attuazione dell’autonomia differenziata che partirà presto in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna,  come una valanga questa scellerata azione travolgerà il Paese, che non resisterà a questa rovina.

Su questo tema specifico oltre l’intervento dei Segretari Nazionali dei sindacati che si occupano dei settori della conoscenza, ci sarà, molto atteso, l’intervento anche dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL.

Sul tema della Regionalizzazione dell’Istruzione, ma più in generale dell’autonomia differenziata, sentiremo l’intervento di Maurizio Landini contro questa sciagurata intenzione, condivisa dal M5S e dalla Lega attraverso il contratto di Governo, che aumenterà le disuguaglianze e disgregherà il Paese.