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Giovani Pdci: il merito è manifesto ideologico. Moroni (Fli): premiare non è dare medaglia. Gelmini (Pdl): giusta meritocrazia

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“Il provvedimento sul merito sbandierato dal Ministro è un grande bluff”, dice Gian Piero Cesario, portavoce nazionale della Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci, e prosegue: “Da un lato è un manifesto ideologico della scuola d’élite, dall’altro assolutamente insignificante sul piano dei numeri perché interesserà, ad essere generosi, circa 20.000 studenti, a fronte di circa 2.700.000 iscritti, ovvero appena l’1%. Di epocale in questa riforma c’è solo il pressapochismo di un governo sempre più inadeguato. E meno male che sono professori…” 
La deputata e coordinatrice delle donne di Fli, Chiara Moroni, dichiara a sua volta: “Se la riorganizzazione della scuola pubblica si risolve nell’introduzione di un premio per lo ‘studente migliore dell’anno’ allora ci ritroviamo di fronte all’ennesima riforma inutile che nulla ha a che vedere col merito, perché premiare il merito non significa dare una medaglia allo studente, né rende i nostri istituti competitivi e, soprattutto, non prepara i nostri ragazzi alle sfide del domani. 
Il merito va certamente premiato, ma non attraverso una corsa ad ostacoli che non porterà i frutti sperati. Servono invece investimenti mirati nella scuola pubblica e capaci di rendere le nostre scuole al passo coi tempi e con le nuove tecnologie. Il governo scelga un approccio più riformista che tenga conto dei nuovi sistemi educativi e dell’avvento del web”.
“Bisogna offrire ai nostri ragazzi un’istruzione completa che li sproni a migliorare e faccia emergere le vere eccellenze, quelle che un giorno avranno il compito di guidare questo Paese, e dovranno farlo dall’Italia, senza più scappare all’estero per potersi sentire apprezzati e realizzati”.
L’ex ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenendo alla trasmissione del mattino di Rai radio 1 ‘Prima di Tutto’ ha assicurato il sostegno del Pdl al pacchetto di misure per la promozione del merito nella Scuola e nell’Università, che il ministro Francesco Profuno porterà domani in Consiglio dei Ministri. “Non siamo di fronte  a una riforma. In ogni caso si tratta di provvedimenti a costo zero che vanno nella direzione della qualità” e promuovono l’orientamento che deve svolgere un importante ruolo a lungo trascurato” posto che “come Paese e colettività paghiamo una disattenzione che favorisce l’abbandono scolastico”. E poi rispondendo a Giuseppe Fioroni, ospite della trasmissione che ha criticato l’attuale governo accusato di puntare su una scuola di elitè, Gelmini ha detto:”Da molto tempo gi studenti di famiglie benestanti scelgono le scuole private italiane e estere. Il problema della scuola pubblica è che la distribuzione della qualità è a macchia di leopardo e questo penalizza l’unica offerta per coloro che non hanno possibilità di scegliere. Per questo vanno premiati tutti gli sforzi che sono indirizzati al miglioramento dell’educazione”.