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Gissi (Cisl Scuola): “Sui dirigenti scolastici il Miur non ha ancora dato risposte certe”

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“Le ragioni della manifestazione di oggi dei dirigenti scolastici restano tutte confermate. Non può essere certo un comunicato stampa, diffuso con singolare tempismo la sera prima dell’iniziativa, a farci ritenere conclusa positivamente una questione che si trascina irrisolta da tantissimi mesi; non ci bastano le sbrigative rassicurazioni fornite da interlocutori rivelatisi tante volte inaffidabili”. Così in una nota la segreteria generale della Cisl Scuola, Lena Gissi.

“La ministra Giannini si mostri all’altezza di una gestione corretta e seria delle relazioni sindacali: le sedi giuste per formalizzare decisioni e impegni sono quelle del confronto che abbiamo sollecitato, oggi chiedendo che sia ricevuta al MIUR una delegazione di manifestanti, domani nel previsto tentativo di conciliazione” – continua la Gissi.

“Non si perda in giochini inutili, come lo sono i tentativi di “sgonfiare” le azioni di protesta dichiarando già risolte le questioni per le quali si sta manifestando. Lo ripeto: è un modo poco serio di fare politica e di gestire le relazioni sindacali.  Che poi vi sia addirittura un’associazione sindacale che si presta al gioco, millantando meriti del tutto inesistenti per risultati ancora da verificare, è un fatto che si commenta da solo.

Se abbiamo deciso di manifestare davanti al MIUR è proprio perché le risposte che attendono i dirigenti, e per le quali stiamo da mesi attivando ogni possibile interlocuzione con l’Amministrazione e con esponenti politici e di governo, non sono ancora venute. Tante parole, pochi fatti, ormai una consuetudine, alla quale non intendiamo rassegnarci. Alla presunta “benevolenza” ministeriale verso i dirigenti l’ANP si è consegnata mani e piedi, tanto da ironizzare contro le azioni promosse da quegli stessi sindacati insieme ai quali poco più di un anno fa aveva proclamato uno sciopero”.

Noi proseguiamo – conclude la segreteria – con coerenza, chiarezza e determinazione il nostro percorso, e lo facciamo con la stessa serietà che pretendiamo dai nostri interlocutori, nell’interesse di tanti dirigenti scolastici per i quali fino ad oggi si sono spese solo tante parole. Ora vogliamo i fatti”.