
Gli Istituti Tecnologici Superiori sono in forte aumento e rappresentano sempre più una valida alternativa formativa post diploma in grado di garantire un accesso facilitato nel mondo del lavoro. ITS su cui punta molto il Governo ritenendoli una leva molto importante per la crescita e lo sviluppo dell’economia del nostro Paese.
Ad affermarlo è stato il Ministro Valditara sempre più convinto della forte accelerazione che possono dare all’occupazione e allo sviluppo dell’economia dell’Italia le scuole di formazione post diploma ITS.
Presente all’inaugurazione a Taranto dei laboratori Atlab dell’ITS Academy Mobilità, finanziati con fondi del Pnrr, e a un meeting dedicato al dialogo tra formazione tecnica, scuola e imprese, nel corso del suo intervento Valditara ha sottolineato l’importanza del collegamento tra istruzione e mondo del lavoro e di come la riforma del modello 4+2 che ricordiamo integra i percorsi scolastici con la formazione tecnica superiore rappresenti “una svolta fondamentale per costruire una filiera solida e orientata all’innovazione” (fonte Buonasera.it)
Gli investimenti del Governo per gli ITS
Il Governo Meloni punta molto sui percorsi formativi messi a disposizione dagli ITS. Da una parte infatti ha introdotto il percorso formativo 4+2 dall’altro ha investito circa mezzo miliardo di euro per lo sviluppo degli ITS, di cui oltre il 40% ha precisato il Ministro destinati al Mezzogiorno. Ma non si ferma qui il MIM, infatti si sta discutendo all’interno del Governo un ulteriore incremento di risorse da inserire nella prossima legge di Bilancio, perché i risultati fino ad oggi avuti da questi percorsi di studi lascia ben sperare per il futuro.
I numeri degli ITS
Gli ITS (istituti tecnici superiori) sono percorsi post diploma generalmente della durata di due anni, si caratterizzano per la loro profonda verticalità delle materie che trattano, oltre il 40% delle ore sono pratiche e i docenti sono professionisti che operano nel settore di competenza.
In Italia sono presenti 147 Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) che offrono percorsi formativi in 10 aree tecnologiche strategiche, con oltre 46 mila studenti iscritti allo stato attuale. Oltre 1800 i percorsi formativi disponibili in tutta Italia.(fonte report 2025 Indire).
Ma sono numeri dinamici basti pensare, che come ha ricordato lo stesso responsabile del MIM, le iscrizioni sono raddoppiate negli ultimi tre anni a conferma della crescente fiducia delle famiglie e delle imprese verso questo modello formativo. A convincere i ragazzi sono in particolare i dati dell’occupazione, l’80% dei ragazzi che termina questo percorso trova lavoro velocemente (al massimo entro un anno dal diploma) e in un ‘area coerente con il percorso di studi (oltre il 93%).
Un piano sviluppato anche grazie al PNRR, solo a Taranto investiti (25 milioni di euro a sostegno dell’ITS Academy Mobilità, un investimento significativo per la formazione dei giovani e per la crescita del territorio).
Accordo tra consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti e ITS
A rafforzare ancora di più il legame tra la formazione tecnica superiore e mondo del lavoro è l’intesa siglata tra il Consiglio Nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e la Rete Fondazioni Its Italy. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura della legalità, diffondere le buone prassi professionali e valorizzare la proposta formativa delle Fondazioni Its su tutto il territorio nazionale. In sostanza si vuole favorire ancora di più un ponte stabile tra scuole, imprese e professionisti, rendendo più efficace l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e rafforzando la sinergia tra il sistema its e l’ordine.
Questa collaborazione ha dichiarato Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale (fonte Giornale di Brescia) rappresenta un passo decisivo per ridurre il mismatch presente nel nostro mercato del lavoro. “Mettere in rete le competenze dei consulenti e quelle degli its significa offrire ai giovani reali opportunità di inserimento qualificato, rafforzando al contempo etica, trasparenza e legalità”.




