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Gli studenti italiani ripudiano la politica? Colpa di come viene ‘raccontata’ dai media

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Se i giovani non amano proprio la politica la colpa è anche di come viene ‘raccontata’ dai mass-media: il giudizio emerge dall’indagine nazionale “Minori, mass media e cultura politica” del Centro ‘Studi Minori e Media’ di Firenze, presentata il 15 dicembre a Firenze presso la sede della Regione Toscana. Dall’indagine, piuttosto corposa visto che ha coinvolto 1.505 studenti di 18 scuole in 12 province di 7 regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania e Sicilia), è risultato che oltre il 60% dei ragazzi sono oggi dichiaratamente disinteressati verso la politica. Il 46,5% si è detto anche sfiduciato e deluso.
Su questa presa di posizione influirebbe  molto il modo con cui i media trasmettono le notizie che riguardano il mondo della politica. La grande maggioranza degli intervistati ritiene, ad esempio, che la politica in Tv è sempre più ridotta a spettacolo o scontro: solo due ragazzi su dieci ritengono che nei dibattiti televisivi si affrontino i problemi reali del Paese. I giovani ritengono poi che nei media, in generale, non si parli adeguatamente di temi a loro più vicini come la povertà, l’ambiente e le pari opportunità.
E anche la scuola sembra non riuscire a svolgere quel ruolo di mediatore a cui sarebbe deputata per statuto: “la scuola – spiegano dal Centro ‘Studi Minori e Media’ – sembra assente nel processo di formazione di una coscienza civica delle nuove generazioni: fra le fonti di informazione politica la scuola viene solo al quinto posto, dopo la famiglia (al primo posto), i media, gli amici e i libri. Sulle domande di educazione civica gli studenti hanno mostrato lacune in alcuni casi sorprendenti, ponendo, per esempio, Tony Blair e Robert Kennedy tra i candidati alle recenti elezioni presidenziali americane”.

“Dalle risposte dei ragazzi e ragazze intervistati – conclude il Centro studi fiorentino – emerge dunque, secondo i curatori dell’indagine, un’analisi abbastanza critica e motivata dell’informazione politica, ma allo stesso tempo anche una forte aspettativa di una politica nuova, “nobile” – come definita da uno di loro – nei media e nel Paese.
E’ decisamente significativo che il 50% degli studenti interpellati non sappia cosa significa “par condicio” e solo due su dieci sanno cosa si intende quando si dice che il Governo “pone la fiducia “.