Home Personale I dottori di ricerca saranno favoriti nei prossimi concorsi scolastici?

I dottori di ricerca saranno favoriti nei prossimi concorsi scolastici?

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In altre parole sarà dato maggior peso e quindi maggior punteggio ai titoli professionali di coloro che si trovano in possesso di un dottorato di ricerca.

Infatti, nell’intervista Faraone dice: “è assurdo non prevedere dei crediti in più per chi ha un dottorato in letteratura, in pedagogia, in sociologia o in qualunque altra disciplina che attesti conoscenza, approfondimento, eccellenza e metodo. Ridare dignità alla professione dell’insegnante vuol dire anche riconoscere il percorso che i docenti hanno fatto durante la propria formazione e che possono continuare a fare dentro la scuola. Io considero l’aggiornamento dei docenti come una forma di ricerca-azione, altamente qualificata, che può condursi in sinergia con i dipartimenti di ricerca. È una cosa che accade normalmente in sistemi d’istruzione eccellenti o emergenti: Finlandia, Australia, Brasile”.

Continuando nel suo discorso affermando: “Siamo stati per lungo tempo un paese bloccato e organizzato per compartimenti stagni, senza osmosi. Un dottorato in medicina o in ingegneria o in pedagogia doveva essere speso soltanto in un ateneo. Con dei “costi umani” considerevoli. Ci rendiamo conto dell’assurdità? Adesso flessibilità, osmosi, eccellenza, qualità, sono caratteristiche richieste per competere a livello internazionale. La ricerca deve avere delle ricadute sociali e produttive, per cui ben venga la sinergia tra questa e la società, tra questa e lo sviluppo. Significa rendere merito a chi ha fatto dell’approfondimento e della ricerca una scelta di vita attiva non di eremitaggio, scelta che può essere spesa a beneficio della collettività e non solo nei dipartimenti universitari: nella pubblica dirigenza, nelle scuole, nelle imprese”. Insomma tempi duri per gli insegnanti che si sono fermati al solo diploma di laurea e si sono riempiti nel tempo di master a pagamento.