Home I lettori ci scrivono “I ricorsisti diplomati magistrali vanno messi in fascia aggiuntiva”

“I ricorsisti diplomati magistrali vanno messi in fascia aggiuntiva”

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Siamo di nuovo di fronte all’ennesima ingiustizia nei confronti della GAE INFANZIA, non bastava infatti, la discriminazione dal piano straordinario di assunzioni,,che questi docenti hanno dovuto subire, e che ha  lasciato le graduatorie infanzia stracolme,adesso, si sta provvedendo anche all’inserimento dei ricorsisti diplomati magistrali, i quali , in modo irregolare e senza un minimo di rispetto civico , vengono collocati in gae davanti a chi , per entrarci ha dovuto superare a volte più di un concorso.

E’ infatti stato riconosciuto il valore abilitante del diploma magistrale conseguito entro il 2000/2001, e per questo sindacati e avvocati stanno promuovendo migliaia di ricorsi , anche costosi per inserirvi i vecchi diplomati, arrecando l’ennesimo danno ingiusto alle gae soprattutto infanzia.
A questo punto, ci viene da dire : ma a noi ugualmente diplomati magistrali, che per entrare in GAE siamo stati costretti a superare un concorso o un difficile e costoso percorso abilitante, chi ci risarcisce? Perchè le istituzion permettono questa ennesima ingiustizia a danno di chi , in gae ha aspettato fiducioso e con sacrifici il proprio turno?
Ma i giudici che emettono queste sentenze, sono al corrente dell’esistenza di altrettanti precari diplomati magistrali, che stanno per essere ancor più penalizzati dopo aver superato un concorso?Non si può camminare sulla testa delle persone in questo modo indecente!

E’ la solita guerra dei poveri che si sta perpetuando a causa  della mancanza di regole e di giustizia, se è vero che il vecchio diploma magistrale aveva valore abilitante, è anche vero che i diplomati che si trovano da decenni in gae e che hanno superato concorsi devono avere almeno la priorità rispetto a quest’ultimi, che dovrebbero come minimo essere collocati in fascia aggiuntiva.
A questo punto ci appare chiaro che in Italia,  per insegnare , non serve più il merito, ma un bel ricorso.