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I sindacati indicono lo sciopero per il 24 novembre

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Nessun ripensamento: Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Fgu hanno proclamato lo sciopero. Nel corso della programmata riunione del 15 ottobre, a seguito del mancato tentativo di conciliazione sullo sblocco degli scatti di anzianità (ma anche per i provvedimenti peggiorativi per i docenti contenuti nella Legge di Stabilità), hanno deciso di chiedere al personale di fermarsi per il prossimo 24 novembre.

Lo scioperò durerà l’intera giornata, che cadrà di sabato. Prevista anche una manifestazione nazionale a Roma, preceduta da un nutrito pacchetto di iniziative che prevedono immediata sospensione delle attività non obbligatorie svolte nelle scuole dal personale docente e Ata; assemblee in orario di servizio che si terranno contemporaneamente in tutte le scuole il 13 novembre; richiesta di incontro con i segretari dei partiti della maggioranza per chiedere la cancellazione dal testo del ddl stabilità delle misure che, stravolgendo unilateralmente il contratto di lavoro, determinerebbero un forte aumento dell`orario di servizio dei docenti abbassandone di fatto le retribuzioni; presìdi presso le sedi politiche e parlamentari; sospensione delle relazioni sindacali col Ministero dell`Istruzione.
Quella del riconoscimento dell`anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera, spiegano i sindacati, è la motivazione iniziale dello sciopero, a cui si sono aggiunte le misure contenute nel disegno di legge di stabilità, nei confronti delle quali è netto il dissenso delle quattro organizzazioni che, insieme, avevano a suo tempo rivendicato e ottenuto l`intesa per il graduale recupero delle anzianità ‘tagliate’ dalla manovra economica dell`estate 2010.
Nel comunicato unitario i sindacati inoltre annunciano “la sospensione delle relazioni sindacali col Ministero, che per l`inaffidabilità della controparte rischiano spesso di rivelarsi inconcludenti, è stata decisa per rimarcare in modo forte la denuncia delle pesanti invasioni di campo su materie contrattuali e la perdurante latitanza del Governo, che ha fin qui impedito l`avvio della trattativa all`Aran per il recupero delle progressioni economiche”.
Domani sarà diffuso un documento che i segretari generali stanno predisponendo per una più articolata illustrazione delle motivazioni di un`azione sindacale che, assumendone il forte disagio e l`indignazione, punta a raccogliere ed esprimere la più vasta unità della categoria.