
Ieri, nel suggestivo e unico scenario del teatro greco di Siracusa ha preso avvio la stagione delle Rappresentazioni classiche promosse dalla “Fondazione Inda” (Istituto nazionale del dramma antico) che fra l’altro annuncia agevolazioni (25 euro a biglietto), come ogni anno, riservate alle scuole che vogliono assistere alla 60° Stagione delle rappresentazioni, ormai note e apprezzate il tutto il mondo.
L’Elettra di Sofocle, con la regia di Roberto Andò, ha aperto la stagione teatrale ed è stato subito un successo, applauditissimo dal pubblico, composto da oltre 4500 persone, che addirittura si è sporto in una ovazione nei confronti di Sonia Bergamasco, splendida Elettra, e tutto il cast della tragedia.
Tutta la stampa locale, a cominciare dalla Sicilia di Catania, è unanime nel commentare favorevolmente sia il cartellone di quest’anno sia l’organizzazione complessiva degli spettacoli.
Intanto Elettra, nella traduzione di Giorgio Ieranò e la regia di Roberto Andò ha visto una Sonia Bergamasco, al suo debutto a Siracusa, in una Elettra straordinaria, ma anche Clitennestra, personificata da Anna Bonaiuto, e così Oreste, interpretato da Roberto Latini.
Fondamentale, ma come è nelle caratteristiche di quell’antico teatro, il ruolo del coro, in questo caso il coro delle donne di Micene.
Ha dichiarato Roberto Andò alla stampa: “L’Elettra di Sofocle è un’opera audace, e sperimenta una nuova drammaturgia del tragico, se è vero che in ogni tragedia alberga un conflitto che prima o poi deve risolversi. Nell’Elettra il problema è delegato interamente alla protagonista, al punto che si potrebbe dire che lei stessa è il problema. Come una moderna figura della depressione, Elettra non fa altro che esibire le proprie emozioni, rendendo irrilevante la questione della ragione o del torto del suo comportamento e di quello di Oreste”.
Seguirà, oggi, 10 maggio, Edipo a Colono, di Sofocle, regia di Robert Carsen, traduzione di Francesco Morosi-
Lisistrata di Aristofane, con regia di Serena Sinigaglia e l’Iliade con regia di Giuliano Paparini a conclusione di questo ciclo.
Intanto questo è il link del calendario
Importante è tuttavia ricordare che l’Istituto Nazionale del Dramma Antico ha oltre 100 anni di vita ma con uno sguardo rivolto ai giovani grazie all’Accademia d’arte del dramma antico che forma bambini e giovani dai 5 anni in su e al Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreideche ogni anno ospita migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo in una vera e propria festa segnata dalle idee e dall’entusiasmo dei giovani.
Questo Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, presso il piccolo ma suggestivo teatro di Palazzolo Acreide (dove è possibile pure visitare la casa museo di Antonino Uccello) è la più importante rassegna di teatro dedicata alle future generazioni nel panorama nazionale e internazionale. Qui ogni anno studenti di istituti superiori, università e Accademie provenienti da tutto il mondo, presentano originalissime riletture dei testi classici, greci e latini nel corso di un evento che fa della partecipazione e dello stare insieme, uno dei suoi punti di forza.
Il Festival, che fino al 2000 ha avuto una cadenza biennale, è infine diventato un appuntamento annuale.
In ogni caso, nella sede dell’INDA, a Palazzo Greco, si può consultare tutto il patrimonio librario, documentale e artistico per uno studio storico della messinscena teatrale nel teatro, dei grandi temi di storia della tradizione classica, ma anche una base di dialogo da cui partire per avviare una riflessione sull’eredità dell’Antico nel mondo contemporaneo.
Dal 1931 viene poi pubblicata “Dioniso”, la rivista di studi sul dramma antico che oggi è diretta da Guido Paduano. Collegata all’attività scientifica della rivista è la pubblicazione dei “Quaderni di Dioniso” che raccolgono gli Atti dei Convegni organizzati dalla Fondazione Inda e monografie sui temi del teatro classico e la sua rinascita in età moderna.