Home Archivio storico 1998-2013 Personale Il caso della prof senza laurea a Mantova

Il caso della prof senza laurea a Mantova

CONDIVIDI

Il Gazzettino di Mantova, nel dare la notizia, precisa che potrebbero essere due le ipotesi i reato a carico della donna che fino alla scorsa settimana aveva un incarico alle scuole medie: falsa attestazione e truffa nei confronti dello Stato.
Falsa attestazione per l’autocertificazione con cui l’insegnante ha dichiarato di aver sostenuto il diploma di laurea a Pavia. E truffa nei confronti dello Stato perché, a seguito di quella falsa dichiarazione, ha percepito indebitamente per anni uno stipendio dal Ministero dell’istruzione. Soldi che, se sarà ritenuta colpevole dall’autorità giudiziaria, dovrà risarcire con tanto di interessi.
Il fatto è venuto alla luce quando è stato chiesto all’insegnante di perfezionare i titoli,laurea e abilitazione, finora solo autocertificati nelle scuole, per l’immissione un ruolo dopo oltre 12 anni di precariato. Ma dall’insegnante non è arrivato alcunché per cui l’Ufficio scolastico provinciale ha preteso delle spiegazioni. Ma c’era poco da spiegare e così la vicepreside dell’istituto comprensivo ha notificato alla docente di lettere, che nel corso della sua carriera da precaria ha prestato servizio sia alle medie che alle superiori, la revoca dell’incarico. Al provveditore il successivo compito di diramare una circolare ai presidi per cancellare il nome della Corti da tutte le graduatorie per l’insegnamento.
Tuttavia sembra, come riferisce il giornale di Mantova, che nel solo ultimo anno sono stati avviati diversi controlli (una decina a quanto pare) su documentazioni sospette consegnate da dipendenti (non docenti) all’atto dell’inserimento nelle scuole di città e provincia. L’autocertificazione consentita per la notificazione dei titoli di studio non sempre aiuta a prevenire. Uno dei casi più recenti (ancora al centro di un contenzioso legale) riguarda tre assistenti amministrativi entrati in servizio in altrettanti istituti pochi anni fa e sospettati di avere presentato documentazioni irregolari e non esattamente corrispondenti alla realtà.