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Il Conitp sulla chiamata diretta dei presidi

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Il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini lo aveva lasciato intuire più volte, ma nelle ultime interviste lo ha detto chiaramente: “ogni Dirigente Scolastico ha diritto a scegliersi la propria squadra”. Non ci sembra il modo migliore per superare le graduatorie ad esaurimento, ex permanenti, “ribattezzate” per risolvere il problema del precariato ormai oltre 15 anni fa, ma, tutt’oggi, ancora molto lontane dal risolverlo, a cui si sono aggiunte tutte le stratificazioni normative in merito, vaghi tentativi maldestri da parte degli ultimi Ministri, non ultima la riforma della scuola secondaria di secondo grado.
E’ evidente che sia necessaria una svolta per diversi motivi, primo fra tutti l’esercito di precari ormai storici, cui si aggiungono gli abilitati Tfa, gli abilitandi Pas, gli idonei al “concorsone” indetto da Profumo, i diplomati magistrale ( categorie, queste ultime, per le quali non è stato ancora deciso il destino…), ma ipotizzare una soluzione che fa intravedere ogni tipo di favoritismo a discapito dei diritti sacrosanti di chi matura il punteggio attraverso le graduatorie, sembra solo un modo di buttare benzina sul fuoco. 
Il Conitp, che da sempre difende i diritti dei precari, critica aspramente questa ipotesi del Ministro Giannini, che vedrebbe vanificarsi tutti i sacrifici dei precari in graduatoria da anni ed anni, che maturano la loro esperienza con sacrificio e devozione, e che potrebbero essere scavalcati da chiunque…
Di sicuro i discorsi riguardanti il merito e la valorizzazione dei docenti ci sembrano validi, ma se stiamo parlando di personale formato e selezionato dallo Stato che lavora da anni nella scuola italiana, sono discorsi, francamente, anche superati.
Il Conitp ritiene evidente la soluzione per il precariato storico: la stabilizzazione su tutti i posti vacanti e disponibili, che porterebbe anche un risparmio per le casse dello Stato (in tempi di spending review…), cosi come l’inserimento dei docenti idonei al concorso del 2012, gli abilitati Pas e Tfa in una quarta fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento, in modo da poter reclutare nuovi docenti selezionati e formati.
Ci sembra molto più semplice e produttivo, se si considera che c’ è molto personale pronto a svolgere al meglio le proprie mansioni e 100.000 posti vacanti e disponibili!
Il Conitp rifiuta categoricamente la visione della Scuola-Azienda, in quanto la Scuola è formata da persone prima ancora che da numeri, persone che vivono ed operano in contesti sociali spesso disagiati o “di frontiera” che rappresentano la selezione più dura sia per le competenze che per le motivazioni. Sinceramente siamo stufi di ascoltare proposte bizzarre o completamente fuori luogo del Ministro di turno, oppure di sentir parlare di “Europa” soltanto quando è utile per tagliare posti!
Riteniamo che i docenti italiani debbano essere considerati come i loro colleghi europei, in quanto educatori delle nuove generazioni immediatamente dopo la famiglia, con tutti i diritti e le gratificazioni che ne conseguono.