Home I lettori ci scrivono Il Governo proseguirà la strada intrapresa?

Il Governo proseguirà la strada intrapresa?

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L’ ex Ministro della (PUBBLICA) Istruzione Tullio De Mauro, riferiva le seguenti conclusioni: “… La parte di popolazione italiana che è al di sotto di quelli che vengono ritenuti i livelli minimi di comprensione di un testo scritto, sono un po’  più  del 70% della popolazione, se la domanda è un po’ più complessa e richiede una buona conoscenza, ma anche una buona capacità di utilizzazione della conoscenza, pieno esercizio dell’alfabetizzazione funzionale, della capacità di orientarsi di fronte al testo scritto e di produrlo, la percentuale addirittura degli inefficienti arriva all’80 %, 8 su 10 hanno difficoltà a utilizzare quello che ricavano da un testo scritto, 7 su 10 hanno difficoltà abbastanza gravi nella comprensione,  5 milioni di italiani hanno completa incapacità di lettura … ”.

Tali conclusioni si riferiscono e valgono per i RECENTI 25 anni “renzusconiani”, oppure per quell’ Italia che votò il fascismo?

Si riporta una – esemplificativa – Risposta alla Domanda qui sopra esposta : “… nell’ Italia del terzo millennio, come  in quella del medioevo,  comandano le corporazioni . Dinastie accademiche, alta burocrazia, sindacati, associazioni di categoria. E poi notai, farmacisti, giornalisti, avvocati. E tassisti. Non riusciamo a fare a meno delle tribù. Che dialogano col potere in modo, spesso, poco trasparente… Le cronache politiche sono piene di queste vicende. I giornali raccontano di assalti alla diligenza nei corridoi parlamentari, lobbisti in agguato fuori dalle commissioni. Esponenti di questa o quella categoria pronti a proporre l’emendamento giusto al deputato più disponibile. In alcuni casi non serve nemmeno alzare troppo la voce, molti ordini professionali siedono già in Parlamento. La quota di deputati appartenenti a qualche ordine è l’unica cosa che continua a crescere nell’economia italiana» scriveva qualche anno fa Tito Boeri nella prefazione del libro “Dinastie d’Italia”.

“Nella XVI legislatura ci sono ben 338 tra avvocati, medici, ingegneri, commercialisti, architetti, notai, giornalisti e farmacisti in Parlamento. Più di un terzo del numero totale di deputati e senatori» …E non è difficile capire perché molte riforme restano bloccate … ”;

Pertanto, il Governo attuale (al momento) ha avviato ciò che va incontro al POPOLO scontrandosi con le ELITE; ma andrà fino in fondo? Durerà ?

Oppure, (scolasticamente parlando), la “regola Gattopardica” tornerà ad essere: “se in un prodotto cambiamo l’ordine dei fattori, il risultato non cambia?”

 

Vincenzo Rossi