Home Generale Il prosit della luna, romanzo di Silvana Carbonaro intorno alla sodale amicizia

Il prosit della luna, romanzo di Silvana Carbonaro intorno alla sodale amicizia

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Fabrizio e Manlio, due amici che ad ogni adunata fascista si cercano per la ritualità che il regime pretende dagli scolari, un giorno però, per incomprensibile causa, non si ritrovano più. Manlio, il giovane che proteggeva in qualche modo Fabrizio dai bulli, non lo fa più entrare a casa. L’amicizia solidale e affettuosa si rompe. Con essa si spezza pure la simpatia con Vittoria, la sorella del più sicuro e determinato Manlio.

Siamo alla fine degli anni Trenta e qualche anno dopo scoppia la guerra per causa della quale le famiglie si scombinano, insieme alla perdita definitiva di tutti i contatti. È Fabrizio a raccontare questa avvincente storia in prima persona, mentre sullo sfondo scorrono altri personaggi attraverso i quali il ragazzo viene a sapere lentamente tutti i risvolti cha hanno indotto Manlio a tagliare la salda e bella amicizia.

La laurea in legge di Fabrizio e la casualità gli fanno infine incontrare Vittoria che gli racconta le disavventure del fratello, compresi i suoi attuali guai seri con la giustizia. È il momento propizio, non solo per ricambiare l’aiuto che il neo avvocato riceveva dall’amico al tempo della scuola, ma anche di dimostrare tutto l’affetto che per lui nutre ancora. Ma è pure l’occasione per venire a sapere la causa di quell’improvvisa rottura, dovuta alla paranoia del padre, all’interno di una famiglia senza un’etica e tirannesca. Al contrario di quella dove Fabrizio è cresciuto, contrassegnata dal rispetto e dell’armonia del vivere, tant’è che è proprio la madre a fare riflettere il figlio sui motivi di quella improvvisa scomparsa dell’amico.

Giocato spesso su flashback, che riportano agli anni della adolescenza, “Il prosit della luna” di Silvana Carbonaro, SBC Edizioni, 14,00 €, è un romanzo per lo più narrato senza intercedere troppo nei dialoghi. Un racconto quasi diaristico, ma efficace per entrare non solo nei periodi storici in cui si svolge l’azione, che si evolve fin oltre gli anni Cinquanta del ‘900, ma anche nei personaggi che appaiono ben definiti nelle loro colpe ma anche nella loro voglia di bene e di riscatto dalle angherie del mondo. Più che “Memorie del sottosuolo”, di dostoevskiana memoria, le vicende di questo libro intendono scavare nell’incavo più profondo dell’animo umano e nel rapporto di amicizia tra i tre protagonisti: Vittoria, Fabrizio, Manlio, sullo sfondo di una piccola città, con le sue contraddizioni.

Da sottolineare il raffronto fra i due mondi educativi, con gli esiti che in definitiva non appaiono del tutto scontati, se valori come l’amicizia e la solidarietà permangono saldi, nonostante le bufere che la vita spesso porta con sé.