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In dirittura d’arrivo il Piano nazionale di edilizia scolastica

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L’atteso piano nazionale di edilizia scolastica è in dirittura d’arrivo: fonti di agenzia, del 25 gennaio, indicano che il Piano è stato inserito nella bozza del disegno di legge sulle semplificazioni, contenente norme innovative sull’ammodernamento del patrimonio immobiliare in tutta Italia. Nello stesso ddl è specificato che sarà il Cipe a procedere all’approvazione. Ma poiché meno di una settima fa lo stesso Cipe ha già dato l’ok per lo sblocco di oltre 550 milioni di euro, da destinare proprio all’edilizia per l’istruzione pubblica, l’esito appare scontato.
Come già accennato nei giorni scorsi dal ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, il piano prevede non solo la costruzione di nuove strutture, costruite con logiche di rispetto per l’ambiente e di prevenzione degli incidenti, ma anche l’ammodernamento e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico. Nelle intenzioni del Governo, queste novità dovranno far conseguire anche “una riduzione strutturale delle spese correnti di funzionamento”.
Non è ancora chiaro, però, se il Piano nazionale di edilizia scolastica contenga anche l’attesa “anagrafe” degli istituti, da tempo reclamata per comprendere quale è effettivamente lo stato di salute, a livello strutturale e quindi di prevenzione infortuni, delle nostre 40mila sedi scolastiche.
Questo l’iter che attende il Piano: nei prossimi giorni la proposta sarà trasmessa alla Conferenza unificata (al massimo entro un mese dalla data di entrata in vigore del decreto) ed entro i successivi 60 giorni verrà approvato definitivamente.