Home Archivio storico 1998-2013 Ordinamento Infanzia, c’è poco da celebrare

Infanzia, c’è poco da celebrare

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Spadafora ha ricordato che “il problema enorme è che alcune famiglie non riescono a garantire un pasto corretto ai figli ogni giorno, stanno crescendo ragazzi la cui unica prospettiva è formare altre famiglie povere e troppi ragazzi non dispongono di risorse per la socialità, per fare cose banali come andare al cinema, che però incidono fortemente sulla qualità della vita. Oggi quindi c’è poco da celebrare”.
Cita situazione concrete: “Lampedusa, i Parioli a Roma, i minorenni in carcere, la povertà diffusa nelle periferie ed anche nelle grandi città. Non posso pensare che non ci siano le risorse per intervenire in aiuto delle tante esigenze dei nostri ragazzi”.
Spadafora ha anche una parola per le tante associazioni attive nel sostegno, nella promozione e nella tutela dell’infanzia: “Si sta abusando della disponibilità delle associazioni, che troppo spesso sono costrette a sostituire le istituzioni sul territorio. Questa legge di stabilità deve destinare fondi, rispondendo alle richieste delle tante realtà che quotidianamente, nel contatto diretto con i ragazzi, sono testimoni dei loro bisogni. Non è pensabile che non si dia ascolto a queste esigenze, tanto più in un paese in cui le lobby di tutt’altro genere proliferano‎. Parallelamente auspico una collaborazione efficace con la Commissione bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, il ripristino dell’Osservatorio nazionale sull’infanzia e l’avvio di una cabina di regia su queste politiche che superi la frammentazione di oggi e rafforzi il sistema di tutela e di promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese”.