Home Attualità Ispettrice, storica e intellettuale: un ricordo di Ida Rampolla del Tindaro

Ispettrice, storica e intellettuale: un ricordo di Ida Rampolla del Tindaro

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Scuola, musei, iniziative sociali e culturali. Sarà ricordata per molte cose l’ispettrice Ida Rampolla del Tindaro, morta di recente nella sua Polizzi Generosa, in provincia di Palermo. Una figura che lascia un’eredità didattica, culturale e storica di grande rilievo. Ha collaborato con il Ministero dell’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale e le scuole per le attività di promozione della lingua e della cultura francese. Presidente dell’Amopa italiana (Association des membres de l’ordre des Palmes Académiques, istituita da Napoleone e presente in 35 Paesi) si è impegnata attivamente attraverso i concorsi e la creazione di un albo d’oro, il tableau d’honneur, per i migliori alunni in francese segnalati dalle scuole. Iniziative molto partecipate (i lavori sono registrati sul sito ufficiale www.amopailtalia.it), in presenza e anche online.

Il museo della scuola e la “table Feret”

A livello cittadino, l’ispettrice ha contribuito in modo decisivio a creare e pianificare i musei della Biblioteca di Polizzi Generosa (oggi Palazzo della Cultura), a partire da quello della scuola. Nel museo occupa un posto privilegiato la Table Feret, ideata dal francese A. Feret alla fine del XIX secolo. Si tratta di un banco scolastico innovativo, progettato per favorire una postura corretta da adattare alla crescita degli alunni e anche all’uso da parte degli adulti. La Table Feret monoposto, che rimanda al periodo del Covid, ha avuto riconoscimenti notevoli. Nel museo, inoltre, è presente una ricca collezione di quaderni con copertine illustrate, pagelle, diplomi, attestati di merito che permettono di ripercorrere la storia della scuola. Inoltre vi sono rari testi scolastici e commenti letterari, dall’Ottocento ai giorni nostri.

I ricordi sull’Università e la didattica francese

Per quanto riguarda l’università, sono esposti uno dei primi diplomi di laurea, il caratteristico cappello a punta, il papello rilasciato dagli studenti “anziani” alle matricole e l’inno internazionale della goliardia (che gli studenti di oggi sconoscono). C’è poi il museo della didattica della lingua francese, l’unico in Italia nel suo genere, frutto della convenzione tra il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo e la Biblioteca di Polizzi Generosa. Qui si trovano non solo libri di didattica, ma anche una collezione di quaderni con esercizi di francese e letture facilitate. Grazie a questo protocollo, la Biblioteca è stata inserita in una rete universitaria europea, nonché nel progetto Forthen, che promuove multiculturalismo e multilinguismo in partenariato con diversi atenei internazionali.

Il museo sul cardinale Rampolla del Tindaro

La Biblioteca ospita anche altri musei, tra i quali quello del giocattolo, dell’archeologia e quello dei “cimeli” del Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, segretario di Stato di papa Leone XIII. Nel conclave del 1903, Rampolla non poté essere eletto pontefice per il veto dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Il museo a lui dedicato è un’ulteriore testimonianza dell’eredità lasciata dall’ispettrice Ida Rampolla, che fu anche critica letteraria e promotrice della cultura a tutti i livelli. A partire dall’amata Biblioteca, luogo di approfondimento culturale, didattico e storico, soprattutto per le nuove generazioni. In tutte le sue iniziative, l’ispettrice ha sempre messo al centro studenti e docenti, convinta che collaborazione, condivisione e confronto fossero alla base di qualsiasi progetto educativo e formativo.

Maria Genchi