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Istruzione: si fa strada il nome di Mario Mauro

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Nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi di Mario Mauro ministro dell’istruzione.
Di origine pugliese (è nato a San Giovanni Rotondo, il paese di Padre Pio), poco più che cinquantenne, europarlamentare dal 1999, Mario Mauro  è stato eletto nella lista “Con Monti per l’Italia” al Senato, dove ricopre l’incarico di presidente del gruppo “Scelta Civica”.
Le sue idee sulla scuola sono piuttosto chiare e basta navigare qua e là nella rete per conoscerle meglio e per capire che sono molto simili a quelle espresse dal movimento di CL.
In più circostanze, per esempio, Mario Mauro ha sottolineato la necessità di sostenere l’insieme del sistema pubblico di istruzione senza distinzioni fra scuola statale e scuola paritaria.
Su questo punto, d’altra parte, l’agenda sulla scuola presentata da Monti nel corso della campagna elettorale è inequivocabile:
“Anche se sulla carta le scuole sono autonome dal 1999 in realtà non hanno la possibilità di esserlo effettivamente per i troppi vincoli e la mancanza di risorse adeguate. L’autonomia didattica, organizzativa e finanziaria deve trovare un progressivo compimento nella logica della sussidiarietà e della responsabilità.”
Con Mario Mauro potrebbe tornare in auge anche il vecchio tema caro al ministro Letizia Moratti dell’utilizzo degli spazi di flessibilità previsti dall’autonomia non solo per ampliare l’offerta formativa ma anche per personalizzare in modo decisivo il percorso formativo di ciascuno.
Il punto n. 4 del programma di Monti che durante la campagna elettorale Mario Mauro ha più volte sottolineato recita:
“Le famiglie devono essere sostenute nel loro compito educativo. Se una famiglia spende per l’educazione dei figli deve essere aiutata, perché si tratta di un investimento per tutto il Paese.”
In altre parole si tratta di
“promuovere una politica fiscale che consenta di dedurre
progressivamente le spese certificate in istruzione, come le rette per le scuole paritarie e i contributi versati per la scuola statale”
oltre che “sostenere la possibilità effettiva di scelta educativa per le famiglie meno abbienti che non sono nelle condizioni di dedurre le spese in istruzione”.
Ma c’è un altro punto che da sempre sta molto a cuore al neo-senatore, ed è quello della valutazione.
Secondo Mauro
“la valutazione è uno strumento da utilizzare per innalzare il livello di ogni singola scuola e centro di formazione professionale”.
“Il sistema di valutazione nazionale 
– afferma Mauro in un intervento scritto a febbraio per “Il sussidiario”
– è fondamentale affinché l’Italia possa avere un sistema educativo di qualità e per evitare che l’autoreferenzialità prenda il posto dell’autonomia”.
Come fare, però, per consentire davvero alle scuole di avere più risorse a disposizione ?
Mario Mauro ha una proposta precisa:
“Alleggerire la burocrazia per dare la possibilità alle scuole di usufruire più rapidamente del 5 per mille”.
Altrettanto netta è la sua proposta in fatto di precariato:
“Dobbiamo risolvere il problema senza intaccare i diritti acquisiti, ma escludendo ulteriori riaperture delle graduatorie ad esaurimento”.