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Ius soli, forse è la volta buona

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Sembra sia la volta buona per la riforma della cittadinanza: il 23 settembre è arrivato, infatti, l’atteso accordo nella maggioranza sullo Ius soli.

Decisiva è stata l’approvazione di due emendamenti presentati da Scelta civica e dal Nuovo centrodestra Il testo arriverà lunedì 28 settembre in aula alla Camera. Le modifiche al testo iniziale non sono da poco: perché prevedono, per chi vuole diventare cittadino italiano pur avendo i genitori stranieri, che almeno uno dei due sia in possesso di permesso di soggiorno di lunga durata.

Per quanto riguarda lo Ius culturae, l’emendamento prevede che i minori arrivati in Italia prima dei 12 anni dovranno seguire un ciclo scolastico di almeno 5 anni (nel caso in cui riguardi la scuola primaria, il ciclo dovrà essere completato positivamente).

 

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“Tutti – spiega la relatrice Marilena Fabbri (Pd) – ci riconosciamo nel principio dell’introduzione dello Ius soli temperato e dello Ius culture, che è un passo avanti importante, poi la discussione è nel merito dei requisiti richiesti”.

Nella nuova formulazione lo Ius soli riguarderà i bambini nati in Italia con almeno un genitore in possesso di permesso di soggiorno europeo di lunga durata Sul nuovo testo si è astenuto il Movimento 5 stelle mentre hanno votato contro Lega Nord e Forza Italia”.

 

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