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L’appello di Brunetta: “Basta con i consensi, voglio critiche!”

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“Basta, non ne possiamo più di raccogliere solo consensi, siate cattivi e pungenti nei confronti del ministro Brunetta e sarete premiati”: con questo curioso  invito il Dipartimento della Funzione pubblica ha lanciato nei giorni scorsi un inedito quanto divertente concorso nazionale per la migliore vignetta sul ministro Brunetta.
“Da diverse settimane – scherzano i collaboratori del Ministro – consultiamo tutti i quotidiani e le riviste in edicola alla ricerca di una qualsiasi vignetta che metta alla berlina il ministro Renato Brunetta e la sua politica di riforma della Pubblica Amministrazione. Invano”.
E così al Ministero hanno deciso di lanciare un concorso aperto a tutti i cittadini che vogliano finalmente disegnare una feroce vignetta satirica contro il ministro e le sue idee.
“Vi possono prendere parte anche i dipendenti pubblici – aggiungono – a condizione che la vignetta sia stata da loro pensata e disegnata durante le ferie, la pausa pranzo o i permessi per malattia”.
Le vignette potevano essere inviate all’ufficio stampa del dipartimento fino al 10 agosto scorso.
La partecipazione è stata decisamente elevata: non meno di 400 disegni corredati da altrettante battute sono arrivati allo staff ministeriale che ha già provveduto a pubblicarle sul sito ufficiale del Dipartimento.
Fino al 9 settembre potranno essere “sfogliate” e giudicate da chiunque.
Chi lo desidera potrà anche votare la vignetta preferita.
Fra le 5 vignette più votate una apposita commissione, della quale farà parte anche il disegnatore Vincino, sceglierà la migliore.
Il suo autore verrà ricevuto e premiato a Palazzo Vidoni dallo stesso ministro Brunetta.
Attualmente una delle vignette più votate raffigura Biancaneve apparentemente morta sul proprio letto e attorniata dai sette nani e dal ministro Brunetta che le urla: “Alzati, fannullona, o chiamo il medico fiscale !”
Scontato il titolo: “L’ottavo nano”. Così come era scontato che in molte vignette il ministro fosse disegnato in compagnia di Pisolo e Brontolo.
D’altronde dal Ministero avevano chiesto vignette pungenti, anche se contenute nei limiti della buona educazione.