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“L’educazione stradale con gli occhi dei bambini”

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Le strade della città non sono amiche dei bambini. La conferma giunge dalla ricerca “L’educazione stradale con gli occhi dei bambini”, condotta, per conto di DaimlerChrysler Italia, dall’Irase (l’Istituto per la ricerca accademica, sociale ed educativa) con il contributo di cinque cattedre universitarie (Psicologia Sociale della Famiglia a Palermo, Psicologia Sociale della Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Urbanistica a Firenze, Psicologia Sociale a Modena-Reggio Emilia e Psicologia del Lavoro di Verona) nell’ambito del progetto MobileKids.
La ricerca ha coinvolto, attraverso la tecnica dell’intervista, ben 2.500 bambini tra gli 8 ai 12 anni residenti a Modena, Grosseto, Verona e Bolzano: i giovani sono risultati autonomi e prudenti allo stesso tempo, rispettosi delle strisce pedonali ma diffidenti a stare soli per strada.

Tra i più sensibili alla sicurezza sulla strada sono risultati i bambini di Grosseto, attenti anche alle persone diversamente abili: il 71% di loro rileva difficoltà ad attraversare la strada in assenza di segnali a loro dedicati. La vera sorpresa della ricerca spunta però sul fronte dell’indipendenza: in grande maggioranza (72%) prendono l’autobus senza i genitori. A questa autonomia si associa l’adozione di comportamenti prudenti e la conoscenza delle norme stradali. Infatti, la quasi totalità dei bambini (86%) non gioca mai da solo per la strada, il 46% attraversa “sempre” sulle strisce pedonali ed il 48% “a volte”.