
La denatalità sta svuotando tutte le scuole, dal primo ciclo alla secondaria di secondo grado: nell’ultimo decennio si sono già “persi” quasi 600 mila alunni, ma il peggio deve ancora venire, perché la riduzione drastica delle nascite – con la famiglia italiana media che si ferma ad 1,1 figli – si prevede un calo ulteriore di 1,2 milioni di alunni nei prossimi dieci anni (addirittura escludendo le scuole paritarie).
Sono numeri che parlano da soli e che inevitabilmente avranno effetti importanti sugli organici di docenti e personale Ata: senza la volontà di chi governa di ridurre il numero minimo di alunni per classe, negli ultimi anni i numeri dei docenti e Ata sono rimasti immutati, ma già da settembre 2025 si assisterà al taglio di oltre 5 mila insegnanti; l’anno successivo si perderanno tra i 2 mila e i 3 mila amministrativi, tecnici e ausiliari. Gli ultimi documenti di economia e finanza, proiettati negli anni a venire, fanno però capire che i tagli saranno molto più sostanziosi andando infatti ad incidere con percentuali importanti di risparmio rispetto alla spesa pubblica.
Delle conseguenze del crollo di iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado, i cui effetti negativi nella scuola secondaria devono oggi ancora entrare a pieno regime, si parlerà giovedì 29 maggio nel corso di convegno organizzato dall’Associazione italiana editori su ‘Il valore della conoscenza. L’editoria scolastica a sostegno della scuola e del sistema Paese’, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione e del Merito, in programma alle 16 a Roma, alla Coffee House di Palazzo Colonna.
Durante il convegno si ricorderà che se è vero che in vent’anni i nostri istituti scolastici si ritroveranno con il 25% di alunni in meno, è altrettanto vero che oggi nelle scuole si affrontano milioni di contenuti didattici diversi in più. E sono aumentati in modo esponenziale i contenuti didattici digitali che arricchiscono il libro di carta, il quale rimane comunque centrale.
Gli editori fanno notare che nell’ultimo periodo sono aumentati considerevolmente gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e gli insegnanti, soprattutto quelli di sostegno: tutto ciò continua a richiedere la creazione di contenuti didattici personalizzati per una pedagogia sempre più inclusiva.
Al punto di vista degli editori, il loro ‘vissuto’ della scuola, a come studiano i ragazzi e le ragazze italiane in base a come usano i libri e i contenuti ‘prodotti’, farà da controcanto il punto di vista di docenti e dirigenti scolastici, con un panorama tratteggiato da Ipsos dal titolo ‘Il libro di testo: analisi del suo valore nell’ecosistema didattico’.
Le due ricerche saranno la base per due tavole rotonde di confronto. Al centro di entrambe, il ruolo dell’editore scolastico non solo come ‘produttore’ di libri di testo, ma soggetto chiave nel supporto all’apprendimento, anche personalizzato, nella ricerca pedagogica, nell’innovazione didattica, nella formazione degli insegnanti. Il convegno sarà aperto alle 16 dai saluti del presidente di Aie, Innocenzo Cipolletta, e da quelli del presidente del Gruppo Educativo Giorgio Riva.
Moderato da Roberta Ammendola (giornalista Rai), vedrà la presentazione a cura di Nando Pagnoncelli dell’indagine Ipsos “Il libro di testo: analisi del suo valore nell’ecosistema didattico”: la ricerca, originale, è stata condotta su 700 docenti di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado e attraverso due focus group con dirigenti scolastici, sempre di scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado, Istituti comprensivi e istituti di istruzione superiore.
Al termine, ne discuteranno in una tavola rotonda Giorgio Riva con Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Roberto Ricci, presidente di Invalsi e lo scrittore Giuseppe Festa.
Seguirà la presentazione de ‘L’Osservatorio Aie sul mondo della scuola e sull’offerta editoriale’ a cura del responsabile dell’ufficio studi dell’Associazione Giovanni Peresson.
A partire dai dati e dalle evidenze della ricerca, si confronteranno in una seconda tavola rotonda il presidente Riva, Valentina Aprea (FI), Maurizio Lupi (Noi Moderati), Simona Malpezzi (Pd), Lavinia Mennuni (FdI).