
Parla la maestra dell’alunno plusdotato avuto in classe quando aveva appena sei anni: “All’inizio mi sono trovata spiazzata, un caso come il suo non mi era mai capitato. Poi mi è venuto il dubbio che potesse essere un plusdotato, sentendo le risposte che dava e vedendo il suo comportamento in classe. Non c’era modo di dargli stimoli al suo livello. Non riusciva a stare attento, si annoiava. Chiedeva spesso di uscire, stava fuori molto tempo e a volte provocava anche dei danni”.
Il Corriere della Sera riporta l’intervista alla maestra che per la prima volta nella sua carriera si ritrovò in classe un bimbo particolare e con cui ben presto dovette fare i conti. Fino a quando, dal confronto anche con la madre, incominciò a studiare il ragazzo da un’altra angolazione, quella appunto del bimbo plusdotato.
“Studiamo l’alfabeto ma io lo conosco già mi diceva – spiega la mamma del bimbo – poi la maestra mi ha messo la pulce nell’orecchio”, spiegando così i motivi per cui fosse elemento di disturbo in classe, che si distraesse e che volesse lasciare la scuola perché si annoiava.
E se già la Regione Veneto, dove ci sarebbero tra gli 11 e i 16mila “gifted”, nel 2014 ha tracciato un vademecum per supportare questi alunni, fa rilevare il Corriere, dal 2019 esiste anche una direttiva nazionale che stabilisce: “I bambini con plusdotazione devono essere tutelati all’interno dei Bes e si deve attivare il Pdp se è necessario. Le soluzioni sono diverse e vanno valutate caso per caso, certamente a fare la differenza sono gli insegnanti”.
Infatti, spesso i bambini e gli adolescenti plusdotati o con alto potenziale diventano elementi di disturbo, si distraggono, venendo descritti come troppo vivaci ed energici e dunque diagnosticati con disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Intanto, sembra che le richieste di avere riconosciuto il proprio figlio plusdotato siano aumentate perché è aumentata la consapevolezza, mentre va pure chiarito che “un bambino ad alto rendimento se stimolato con le attività giuste magari non viene riconosciuto e si integra perfettamente con i suoi pari”