Home Alunni “La nostra colletta per comprare l’isola di Budelli continua”

“La nostra colletta per comprare l’isola di Budelli continua”

CONDIVIDI

Come è noto l’isola di Budelli, in Sardegna, è patrimonio di tutti,  un bene del parco nazionale della Maddalena, nessuna nuova asta pubblica e nessun miliardario australiano all’orizzonte: lo ha stabilito il tribunale e ora il progetto di recupero e valorizzazione può entrare nel vivo.

«È una notizia davvero positiva – commentano i ragazzi della II B che si erano da subito interessati  al problema, appena saputo che l’isola rischiava di finire all’asta-. In realtà noi non ci siamo mai fermati, abbiamo sempre pensato che la raccolta fondi avviata potesse servire in qualche modo».

I ragazzi infatti avevano lanciato la sfida che ha fatto parlare tutta Italia, con una classe intenta a raccogliere fondi per pagare i 3 milioni richiesti dal tribunale.

La colletta però continua perchè a Budelli ci sono tante cose da mettere a posto e la classe II B le ha tutte elencate in un documento che è stato sottoscritto anche da Wwf, partner del progetto.

 

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

 

«A settembre andremo in Sardegna, stringendo un gemellaggio con la scuola de La Maddalena e grazie alla disponibilità di Tirrenia per quanto riguarda il viaggio di andata e ritorno da Genova. Sarà l’occasione per iniziare a lavorare sul posto al progetto di rivalutazione di questo angolo di mondo che va preservato: i ragazzi hanno proposto di farla diventare l’isola degli studenti in modo che ci sia anche una continuità tra le diverse generazioni». A tal proposito la scuola di Mosso ha chiesto anche l’intervento del Wwf. «L’associazione ambientalista presto avrà un incontro con il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per cercare di coinvolgere in questa operazione tutte le scuole d’Italia». 

«Già adesso molti istituti del Biellese – dicono gli alunni – hanno avviato al loro interno una raccolta fondi, ma stiamo ricevendo aiuti e contatti davvero da tutta Italia. L’ultima chiamata proveniva da una scuola di Lecce».

Per la colletta si è deciso di puntare su una piattaforma di crowdfunding tramite il web. Per ora da parte ci sono circa 10 mila euro in cassa, una cifra ancora lontana dai 600 mila euro necessari per i primi interventi ma l’iniziativa è stata appena avviata.

L’entusiasmo da parte dei ragazzi è a mille, ormai sfruttano ogni evento per cercare di promuovere il proprio progetto.