Home Didattica La ricezione sensoriale nell’apprendimento

La ricezione sensoriale nell’apprendimento

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Ogni individuo ha un canale di input preferenziale attraverso cui incamerare le informazioni provenienti dal mondo esterno, di questi canali ne evidenziamo quattro:

  • Il canale visivo-verbale: chi predilige questo canale apprende principalmente attraverso la lettura e la scrittura. Le modalità per incentivare questo stile di apprendimento sono molteplici: stesura e rilettura di appunti scritti, riassunti, grafici accompagnati da spiegazioni scritte, elenchi e liste, spiegazioni ed approfondimenti scritti;
  • Il canale visivo-non verbale: questo stile di apprendimento, anche detto visual learning, si esercita grazie alla fruizione di immagini, fotografie, diagrammi, simboli, mappe concettuali. Alcune attività per esercitare questo stile sono l’uso di colori differenziati per sottolineare, la creazione di disegni e mappe, le evocazioni di immagini mentale in corrispondenza di contenuti da apprendere;
  • Il canale uditivo: privilegia l’ascolto. Per potenziare questo stile di apprendimento è utile assistere a lezioni orali ed eventualmente registrarle per riascoltarle a casa, usare audio-libri, lavorare in gruppo, richiedere spiegazioni orali;
  • Il canale cinestesico: privilegia l’attività pratica e concreta. Alcune strategie per valorizzare questo stile: tenere distinti i momenti di studio da quelli ricreativi, alternare momenti in cui si sta seduti ad altri in cui è coinvolta l’attività fisica, utilizzare a fini didattici esempi concreti o tratti dalla vita quotidiana.

In particolare l’apprendimento  detto visual learning che è un pensare, un apprendere per immagini,  ci serve a:

  • Memorizzare meglio il concetto
  • Rappresentare il concetto

La comunicazione visiva usata come strumento per apprendere può essere impiegata sia per illustrare e condividere procedure tecnicamente corrette, comportamenti adeguati rispetto a situazioni tipiche, schemi risolutivi in specifici compiti (“graphics for performance”), sia per sollecitare lo sviluppo di modelli mentali e di competenze finalizzate alla strutturazione e ristrutturazione di nuova conoscenza (“graphics for learning”).