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La scolarizzazione di massa nel mondo? Entro il 2015 è un obiettivo impossibile

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Sarebbero ancora 67 i milioni di bambini nel mondo non vanno a scuola perché vivono in terre martoriate dalla guerra, flagellate da catastrofi naturali o colpite da povertà endemica. La denuncia è dell’Organizzazione “Save the Children”, nel giorno d`inaugurazione, a Ginevra, dell`Annual Ministerial Review del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (AMR-ECOSOC).
Il dato impressionante dovrebbe, nelle intenzioni dell’organizzazione internazionale nata per difendere e aiutare i bambini, servire a sensibilizzare i decisori politici a soffermarsi sulla necessità di garantire l`educazione anche nei contesti di emergenza. E la scuola rappresenta, ancora oggi, uno dei mezzi più convincenti per far tornare i bambini ad una situazione di positiva routine e a superare i traumi che un conflitto o un disastro naturale provocano in ognuno di loro.
Questo dato – ha sottolineato “Save the Children” – evidenzia come la realizzazione dell`obiettivo del millennio relativo alla scolarizzazione primaria per tutti i bambini del mondo entro il 2015 sia praticamente impossibile”.
Il dato altisonante è stato reso pubblico in occasione nel corso di un evento, quello di Ginevra, che è servito a tracciare un bilancio sul raggiungimento del diritto all`istruzione nel framework dell`Agenda degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e degli Obiettivi dell`Education For All (EFA): tutti i rappresentanti delle nazioni si sono detti concorsi nel promuovere nuove strategie per aumentare l`accesso e la qualità dell`istruzione nel mondo.